Storia di Daniel Morelon

Nell'80, due anni dopo aver chiuso la sua splendida carriera dilettantistica, staccò la licenza da professionista allo scopo di arricchire con il suo nome prestigioso una modesta lista di partecipanti ai campionati mondiali sulla pista di Besancon: ottenne il terzo posto nella finale della velocità dopo Nakano e Ozaki e il secondo nel keirin "bruciato" da Clark.
E' stato però fra i puri che ha imposto la sua classe superiore e le sue non comuni qualità gli hanno consentito di collezionare prestigiosi titoli, mondiali e olimpici, sino a portare a quota 11 il suo bottino. Nella velocità indossò infatti la maglia iridata a Francoforte ('66), Amsterdam ('67), Brno ('69), Leicester ('70), Varese ('71), San Sebastiano ('73) e, infine, Rocourt ('75) piegando nella finale l'italiano Rossi che era il favorito; completò i vuoti con gli allori olimpici di Messico ('68) e Monaco ('72); aggiunse pure due "perle" nel tandem con Pierre Trentin: il mondiale '66 e l'Olimpiade '68.
Padrone assoluto della specialità in Francia (13 volte campione nazionale individuale e 10 a squadre) ha fatto collezione dei più importanti Gran Premi di velocità oltre a stabilire i mondiali dei 200 e 500 metri. Il suo stile e la sua intelligenza hanno conquistato sia critici che avversari cosicché fu quasi automatico, quando a 35 anni decise di non correre, affidargli le redini della nazionale francese su pista. Anche nella nuova mansione ha dato la misura della sua chiaroveggenza e abilità di preparatore-guida propiziando ai suoi allievi risultati di rilievo e promettenti performances.
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