Morte di Marcoli Raffaele: la Freccia di Turbigo

Uno dei più promettenti velocisti del ciclismo italiano anni '60, soprannominato la freccia di Turbigo, è scomparso nel 1966, a soli 26 anni, in un tragico incidente automobilistico sulla statale del Sempione al volante della vettura di un amico. Stava forse sorpassando un automezzo quando la sua auto andò a sbattere, sull'opposta corsia, contro un camion pesante. Rimase nella carcassa, imprigionato con la fidanzata, e morì subito dopo.
La sua tragica fine avvenuta 15 giorni dopo la sua vittoria più importante nella Coppa Bernocchi a Legnano ha concluso prematuramente una carriera che avrebbe potuto permettergli grosse soddisfazioni. Pur essendo negato per le salite il velocista lombardo (cha ha corso per un bienno con la Legnano, nel '65 con la Maino e nel '66 con la Sanson) deve essere considerato punta di grande valore negli sprint affollati come provano le sue vittorie nelle tappe di San Benedetto del Giro '64, di Siracusa e Biandronno nel '65 e di Roma nel '66 oltre a quella di Pescara nella Tirreno-Adriatico e, come detto, nella Bernocchi due settimane prima della prematura scomparsa.
Articolo inviato da: Paolo Mannini (Firenze)
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