Storia di Assuero Barlottini

Barlottini Assuero, nato nel 1890, incomincia a pedalare nel 1909; alla prima gara nel circuito di Solferino si classifica quinto e la domenica successiva a S. Giorgio in Salici centra il bersaglio grosso dopo una fuga solitaria fin dalla partenza. Taglia il traguardo con due minuti sugli inseguitori. In cinque anni nonostante un lavoro a dir poco impegnativo, la madre vedova e tre sorelle da allevare riesce in imprese importanti quali Coppa Cavarzere, Giro del Polesine (corsa a tappe), Milano-S. Pellegrino-Milano, Trofeo Città di Parma, Milano-Asti-Milano e partecipa a due giri d'Italia, nel 1913 e 1914.
Barlottini interrompe l'attività agonistica con la guerra 1915-18. Diventa preparatore nell'immediato primo dopoguerra: allena corridori che hanno scritto pagine importanti nella storia del ciclismo veronese e anche un grandissimo campione come Learco Guerra si avvale dei suoi consigli. Barlottini è capace, a 42 anni, di stabilire sulla pista dello stadio Bentegodi il nuovo record dell'ora della categoria veterani, e se ne riappropria a 45 anni, dopo che il limite era stato migliorato dal padovano Gambato. Barlottini, scomparso a Lugagnano nel 1969, è stato direttore sportivo di diverse società veronesi.
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