Seconda tappa del Tour of Beijing, dalla capitale zona Bird's Nest a Men Tou Gou per complessivi 126 chilometri. Frazione ricca di asperità, con ben 4 GPM, e subito dopo il via parte una fuga che vede protagonisti José Ivan Gutierrez (Movistar), David Tanner (SaxoBank-Tinkoff), Maxim Belkov (Katusha), Manuel Garate (Rabobank) e Matthias Frank (Bmc Racing). Il gruppo, tirato dagli uomini della Liquigas del leader Viviani concede soltanto 3 minuti, un vantaggio troppo risicato per consentire ai fuggitivi di resistere al ritmo forsennato imposto dall'Euskaltel Euskadi appena iniziano le salite più impegnative. Igor Anton e Gorka Verdugo frantumano il plotone nel quale sono rimangono soltanto gli atleti più forti in salita, Tony Martin, Daniel Martin, Majka, Nocentini, Peraud, Capecchi, Moser, Hesjedal, Boasson Hagen e Samuel Sanchez, i nomi più importanti del gruppo di testa. Sull'ultima salita di giornata, il forcing di Tony Martin scatena la battaglia anche tra i migliori con Nocentini abile a sfruttare una situazione di contrattacco che gli consente di portare via un tentativo di 5 corridori, presente Tony Martin assieme a Majka, Slagter e Marczynsky. Subito dopo lo scollinamento, quando mancano una ventina di chilometri all'arrivo, una frustata di Martin rompe ulteriormente l'equilibrio in testa e il tedesco rimane solo al comando guadagnando fino all'arrivo. Alle sue spalle, l'esitazione dei più immediati inseguitori fa sì che la fuga dell'atleta dell'Omega abbia successo permettendo addirittura il recupero dalle retrovie di altri corridori. La volata del gruppo degli immediati inseguitori, giunto all'arrivo con un ritardo di 46" secondi, è vinta da Francesco Gavazzi (Astana) davanti ad Eros Capecchi (Liquigas Cannondale). Il Campione del Mondo a cronometro in virtù del risultato ottenuto balza in vetta alla Classifica Generale e in attesa dell'arrivo in salita sulla Grande Muraglia in programma domani sembra il favorito per la vittoria nell'ultima prova del circuito World Tour.