12 agosto 2012 - Trofeo Adolfo Leoni

Anche quest'anno nonostante le difficoltà a livello economico, gli organizzatori dell'Unione Ciclistica Rieti, con in testa Giuseppe Peron, hanno preparato con costanza e passione il Trofeo Adolfo Leoni-Memorial Lorenzo Aguzzi. Oltre una settantina gli atleti al via in rappresentanza di nove squadre: la Monturano Civitanova Cascinare, l'Amore&Vita Etruria Ciaponi, l'Aran Focus-D'Angelo&Antenucci-Farnese Vini, la Ciclistica Sestese, la Britannico Grottaglie, l'Hopplà Wega Truck Italia Valdarno, la Vejus Idnamic Bikes, la Gruppo Lupi (formazione di San Marino) e la Vega Prefabbricati Montappone del neo campione italiano élite Matteo Di Serafino assente giustificato a Rieti per un virus intestinale. Gara subito veloce nel pianeggiante circuito iniziale di 16 chilometri, ripetuto 7 volte tra Rieti e Chiesa Nuova, media sui 45 km/h orari con il gruppo pressochè compatto. Intorno al km 50 si sviluppa una fuga importante che vede come autori un drappello di 19 unità con Fabrizio Di Lizio, Davide Censori, Gianmarco Di Francesco e Graziano Di Luca (Monturano Civitanova Cascinare); Amedeo Tabini, Tommaso Targetti, Francesco Piazza, Luca Cingi e Vincenzo Ianniello (Etruria Ciaponi-Amore&Vita); Antonino Puccio, Simone Camilli, il russo Ilya Gorodnichev, Francesco Marzi e Nicola Testi (Hopplà Wega Truck Italia Valdarno); Innocenzo Di Lorenzo (Aran Focus); Emanuele Capati (Ciclistica Sestese); Angelo Gargaro (Vega Prefabbricati Montappone); il russo Eugen Borisov (Gruppo Lupi); l'ucraino Rostyslav Zhukowski (Vejus Idnamic Bikes). Attorno al chilometro 80 sul drappello al comando si riportano Giuseppe Conversano (Aran Focus), Stefano Di Carlo (Aran Focus) e Giuseppe Rufo (Ciclistica Sestese) quest'ultimo appena reduce dallo stage con la Farnese Vini-Selle Italia al Gran Premio Camaiore professionisti di sabato scorso. A 3'09" è cronometrato un quintetto con Marco D'Urbano e Moreno Giampaolo (Aran Focus) assieme al terzetto Ciclistica Sestese composto da Marco Gallo, Peter Cevini e Marco Catarzi mentre oscilla attorno i 5 minuti il ritardo del grosso del gruppo forte di una ventina di unità. Con il rientro di Rufo, Di Carlo e Conversano, via libera per i 22 nuovi battistrada che però successivamente si lasciano sfuggire Gorodnichev in compagnia di Censori. Nel gruppetto inseguitore sono i 5 portacolori dell'Etruria Ciaponi-Amore&Vita (che condividono con l'Hopplà lo stesso maggior numero di rappresentanti tra i battistrada) che si devono sobbarcare il peso dell'inseguimento nei confronti dei due fuggitivi. Gorodnichev e Censori arrivano a guadagnare 51" di vantaggio massimo per ritrovarsi negli ultimi due giri cittadini attorno Rieti a gestire solo 13", segno di una vigorosa ripresa del gruppo inseguitore con la reazione congiunta dei portacolori dell'Etruria, dell'Aran Focus e della Ciclistica Sestese. Nonostante una pioggia leggera, il sole ritorna a far capolino sul capoluogo reatino cominciando così ad asciugare l'asfalto che è però fatale per Cingi e Di Lorenzo caduti e ripartiti prontamente. Quando mancano 30 chilometri all'arrivo, il ricongiungimento sembra cosa fatta, ma clamorosamente il gruppo rallenta fatta eccezione per Di Lorenzo che si mette da solo alla caccia di Censori e Gorodnichev recuperando su di loro e provando ad impensierirli con un tentativo di allungo. Pronta la risposta di Gorodnichev che riesce a reagire all'allungo di Di Lorenzo. Al bivio per Cantalice i due hanno poco più di 15 secondi su Censori e ancor di più sul gruppo inseguitore alle loro spalle che si ritrova a pedalare con uno svantaggio vicino al minuto. Salendo verso Cantalice, Di Lorenzo cerca di reggere il ritmo dell'atleta russo poco prima della scollinamento, poi è costretto a rallentare e da lì in poi Gorodnichev fa gara a sé aggiudicandosi in cima il Gran Premio della Montagna sullo stesso Di Lorenzo (ritardo 18"). Alle spalle dei due, in lizza il terzo gradino del podio un quintetto con Di Francesco, Cingi, Gargaro, Di Carlo e uno stanco Censori che pedalano staccati uno alla volta. Da Vazia, l'ultima fatica di giornata con lo strappo di Castelfranco dove Gorodnichev riesce a conservare il vantaggio anche se dietro è incalzato da un grintoso Di Lorenzo e abbastanza malconcio per la caduta nel circuito pianeggiante attorno Rieti. Un brivido sia per Gorodnichev che per Di Lorenzo che approcciano male in discesa alcune curve. Dietro rinviene forte Di Francesco che cerca di mettere le mani sul terzo posto finale (ritardo 30" da Gorodnichev). Gli ultimi 5 chilometri sono di grande intensità e tutto sembra ancora possibile. Man mano che la distanza con l'arrivo si riduce, il margine tra i due accenna a scendere ma, nonostante i tanti chilometri di fuga nelle gambe, la potenza di Gorodnichev è premiata fino all'arrivo di Via Canali (a fianco della mura storiche) in perfetta solitudine mentre Di Lorenzo resiste strenuamente cogliendo un ottimo secondo posto. Terzo Di Francesco con un ritardo di 25" che ottiene così un bellissimo podio e precede Di Carlo e Gargaro giunti rispettivamente al quarto e al quinto posto a 1'32" dal vincitore.
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