L'irlandese Séan Kelly (vincitore tra l'altro dell'ultimo Giro di Lombardia) conquista la seconda Milano-Sanremo dopo quella dell'86. Alla partenza gli appassionati italiani confidano nel campione del mondo Gianni Bugno (secondo all'ultimo Tour de France) e in Moreno Argentin, che nel '91 ha vinto la sua quarta Liegi-Bastogne-Liegi (di più solo il cannibale Eddy Merckx, cinque). Partenza alle 9.15, superata Pavia va in fuga Fabrizio Convalle: a Tortona ha un vantaggio sul gruppo di 13'50", a Capriata sale a 21"50, in vetta al Turchino scende a 14'38". Fuga finita a Laigueglia (dopo oltre 200 km), sul capo Cervo si fanno vedere Bugno, Franco Chioccioli (ha vinto l'ultimo Giro d'Italia), Maurizio Fondriest (ha vinto la Coppa del Mondo del '91), sul Berta si avvantaggia il danese Jesper Skibby. Gruppo che si ricompatta nella discesa di Imperia, ai piedi della Cipressa una caduta spezza in due il plotone e mette fuorigioco Bugno e Claudio Chiappucci (nel '91 secondo al Giro e terzo al Tour). Alcuni scatti in salita (il messicano Alcala, l'olandese Maassen), sull'Aurelia il gruppo torna compatto. Sul Poggio prima ci provano Boyer ed Ekimov, poi parte l'attesissimo Argentin. Vantaggio che in vetta non supera gli 8", il battistrada affronta la discesa troppo prudentemente (dopo l'arrivo dirà che pensava ai figli) e sotto lo striscione dell'ultimo chilometro è raggiunto da Kelly, che si è invece lanciato su Sanremo come un kamikaze: decide uno sprint a due, con l'italiano che anticipa troppo i tempi ed è facilmente battuto dall'irlandese, il gruppo arriva staccato di appena 3 secondi (volata vinta dal belga Johan Museeuw). [Delfino-De Marco-Pietrucci 2009]