19 marzo 1969 - Milano-Sanremo

Eddy Merckx vince la sua terza Milano-Sanremo dopo quelle del '66 e '67, agganciando sul podio della classifica di tutti i tempi Fausto Coppi (davanti solo Gino Bartali, quattro successi, e Costante Girardengo, sei): vincendo il 12 giugno 1968 il Giro d'Italia, il belga è diventato il primo straniero capace di vincere la più importante corsa a tappe e la più importante corsa in linea italiane (impresa sin qui riuscita a otto nostri connazionali: Luigi Ganna, Gaetano Belloni, Girardengo, Giovanni Brunero, Alfredo Binda, Learco Guerra, Coppi, Bartali). Sebbene lo strapotere del "cannibale" (soprannome coniato dall'ex compagno Raymond) lasci poche speranze, alla partenza gli appassionati italiani sognano che l'iridato Vittorio Adorni o il tricolore Felice Gimondi possano cogliere un successo che i nostri ciclisti indeguono da 16 anni. In vetta al Turchino passa in testa un gruppo di nove corridori trainato da Michele Dancelli, a 5'31" un drappello con Gimondi e Franco Bitossi, a 6'44" Merckx e il resto del plotone. A Varazze il gruppo Dancelli ha 3'24" su Gimondi e Bitossi, 6'06" sul plotone; a Loano il cronometro dice 2'02" e 4'21"; ad Alassio (53 km all'arrivo) 1'34" e 3'15". Sul Berta Dancelli attacca tallonato da un terzetto, Bitossi e Gimondi passano la vetta a 1'14", ormai braccati dal gruppo. Sulle prime rampe del Poggio avviene il ricongiungimento generale: Dancelli, Bitossi e Gimondi ormai esausti, le speranze italiane restano affidate al campione del mondo Adorni, ma a 150 metri dalla vetta parte Merckx. In discesa il cannibale diventa imprendibile, e taglia il traguardo con 12" di vantaggio sul connazionale Roger De Vlaeminck, terzo il nostro Marino Basso. [Delfino-De Marco-Pietrucci 2009]
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