16 marzo 1924 - Milano-Sanremo

Pietro Linari vince la 17ª edizione della Milano-Sanremo, spostata all'inizio del calendario internazionale per permettere una maggiore partecipazione straniera (decisiva la concorrenza di Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix). Contestato il regolamento che vieta il gioco di squadra, tutti i favori del pronostico sono per Costante Girardengo, già tre volte vincitore (1918, 1921, 1923), che per l'undicesima stagione consecutiva indossa la maglia tricolore di campione d'Italia (aiutato nell'impresa dalla pausa bellica). Partenza alle 6.10 con 94 corridori, sul Turchino non succede niente: il "Campionissimo" parte troppo tardi e perde pure lo sprint per il Gran Premio della Montagna, vinto dallo scatenato Camillo Arduino, di nuovo all'attacco sui Piani d'Invrea. Corsa scialba e monotona come non mai, ad Albenga il gruppo di testa conta ancora 28 corridori, in vetta al Capo Berta sono nove: primo Girardengo, lo seguono tra gli altri Arduino, Gaetano Belloni (primo nel 1917 e nel 1920) e Ottavio Bottecchia (secondo al Tour del '23). Gruppetto che si ricompatta in discesa, a San Lorenzo al Mare ha raggiunto le ventiquattro unità. La gara si decide con una "volatona": Brunero, che lavora per Belloni e Linari, scandisce il passo all'ingresso nell'ultimo chilometro, ai 400 metri passa in testa il campione italiano juniores Pietro Bestetti, che ai 100 metri cede il comando al "capitano" Girardengo: quando ormai sembra sicuro vincitore, ai 30 metri il "Campionissimo" è superato da Linari, che sotto il traguardo precede il rimontante Belloni di una decina di centimetri. Sorpresi dall'esito finale, gli esperti cominciano a temere che la corsa sia diventata troppo facile e che in futuro possa divenire sempre più spesso preda dei velocisti. [Delfino-De Marco-Pietrucci 2009]
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