5 aprile 1914 - Milano-Sanremo

Ugo Agostoni è il secondo italiano a vincere la Milano-Sanremo, impresa riuscita nelle precedenti sette edizioni al solo Luigi Ganna. Partenza alle 6.15, 72 corridori al via, tra i favoriti c'è il campione d'Italia Costante Girardengo. Gruppo compatto fino a Ovada, la scalata del Turchino non ispira attacchi fino agli ultimi due chilometri, quando partono il francese Jean Alavoine e l'australiano Ivor Munro, che però in discesa restano attardati causa forature. A Voltri passa in testa un gruppetto di sei corridori, tutti italiani, tra i quali spiccano Agostoni e Carlo Galetti, vincitore del Giro d'Italia nel 1910 e 1911. A Savona il gruppetto di testa è ridotto a cinque unità, c'è ancora Galetti, cui si sono aggiunti Ganna, Munro, Giuseppe Santhià e il francese Charles Crupelandt (vincitore della Parigi-Roubaix 1912). Nella strada verso Capo Berta i ricongiungimenti sono continui e il drappello di testa sale a 22 unità (compreso Girardengo). Appena la strada riprende a salire, Galetti tenta l'attacco decisivo, a Oneglia è raggiunto da sei inseguitori tra i quali Alavoine e Crupelandt, poi rientrano anche Agostoni e Santhià. Favoriti da un passaggio a livello chiuso, ad Arma di Taggia entrano nel plotoncino che comanda la corsa anche Ganna e Vincenzo Borgarello. All'ultimo chilometro, mentre si prepara la volata, la manovra sconsiderata di un'auto al seguito fa cadere Borgarello e alza un polverone di cui approfittano Agostoni e Galetti, compagni di squadra nella Bianchi, col lissonese che a 400 metri dal traguardo piazza lo scatto decisivo diventando il più giovane vincitore nella storia della corsa (20 anni e 8 mesi). Il primo dei francesi, Crupelandt, deve accontentarsi del terzo posto. [Delfino-De Marco-Pietrucci 2009]
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