Angelo Rinaldi (tratto da Ovadesi in bicicletta)

Angelo Rinaldi è originario di Basaluzzo dove è nato il 7 febbraio 1908, ma è sempre vissuto a Silvano d'Orba. Rinaldi inizia precocemente la sua carriera sportiva: lo vedono protagonista la varie gare di paese dove si distingue per la potenza e l'eccezionale resistenza. Comincia l'attività a quattordici anni con piccole corse tra allievi nel circondario di Novi Ligure e Tortona. A sedici anni inizia a correre nella categoria dei dilettanti junior prevalentemente in Liguria. Accasato alla squadra "Ciclistica" di Genova vince, tra la sorpresa di tutti la Prá-Bargagli e ritorno. Nasce così una promessa del ciclismo: una promessa che troverà conferma nelle gare successive del suo periodo dilettantistico correndo sotto i colori della Ciclistica alla quale rimarrà sempre fedele. Vince una Milano-Busalla nel 1924, anno che lo vede quinto nella eliminatoria pre-olimpica (primo degli esclusi). Negli anni 1926 e 1927 conquista il titolo di Campione Ligure. Rinaldi rimane con la Ciclistica fino al 1928 quando passa al professionismo nella squadra della "Maino" capitanata da Costante Girardengo. Direttore sportivo e massaggiatore è Biagio Cavanna, il "Mago" scopritore di talenti tra i quali Fausto Coppi. Rinaldi è il più fedele gregario di Girardengo e ha come compagni campioni del calibro di Giacobbe, Negrini, Battesini e Di Paco. Non fu certo un campione di spicco ma un onesto gregario che seppe svolgere il suo lavoro nell'ombra riuscendo in qualche occasione a piazzarsi sul podio.


Tratto dal libro "Ovadesi in bicicletta" di Walter Secondino
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