25 aprile 1997 - G.P. della Liberazione

Il 52esimo Gran Premio della Liberazione, di scena il 25 aprile, e il 22esimo Giro Primavera d'Italia (ex Giro delle Regioni) che scatterà il giorno dopo da Montefiascone per poi concludersi il 1° maggio, dopo 1013 km, a L'Aquila, riportano in primo piano il ciclismo dilettantistico. Con il Liberazione il ciclismo cammina a braccetto con la storia d'Italia, una corsa nata nel 1946 che è entrata nel regno delle classiche. Rileggendo l'albo d'oro sul podio troviamo gloriose figure, ricordi che portano ad Adolfo Leoni, Donato Piazza, Cleto Maule, Livio Trapè, Romeo Venturelli, Silvano Meco, Mugnaini, Sgarbozza, Gavazzi, Bontempi, Golinelli, Bauer, Bugno, Konychev, Cipollini e Abdujaparov. Un racconto lungo più di un mezzo secolo, ricco di pagine con grandi contenuti e valori umani e agonistici. Il rito del Liberazione si rinnova sul tradizionale circuito delle Terme di Caracalla. Lo scorso anno vinse il vicentino Davide Casarotto, protagonista a 11 mesi di distanza delle classiche del Nord: Fiandre, Roubaix e Liegi. Stavolta i professionisti non ci sono e la corsa trova negli under 23 e negli elite i suoi personaggi più attesi. Il sinuoso tracciato delle Terme di Caracalla, 6 km da ripetersi 23 volte per 138 km, non si può dire che racchiuda difficoltà insormontabili ma è pur sempre ricco di incognite e chi vuol vincere non può distrarsi. Potenza e concentrazione innanzitutto, anche perchè i partenti saranno oltre 250 (22 nazioni) e quindi le insidie non mancheranno. Gli italiani puntano, naturalmente, sulla maglia iridata di Giuliano Figueras e, in seconda battuta, su quella dell'olimpionico Andrea Colinelli. Ma si potrebbero elencare una trentina di nomi col rischio di lasciar fuori il vincente. Buone possibilità vengono concesse a China, Commesso, Astolfi, Benetton, Citton, Agostini e Massimo Gimondi (quest'ultimo nipote di Felice). Per quanto riguarda gli stranieri, dai rappresentanti della Germania, dell'Australia, del Belgio, della Francia, dell'Olanda, della Polonia, della Russia, dell'Ucraina, della Repubblica Ceca e
della Repubblica Slovacca potrebbe sbucare l'atleta capace di andare sul podio.
Partenza alle 9.45.
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