La corsa si svolge lungo le stupende e incantevoli strade della penisola sorrentina, notoriamente tormentate da un'infinità di curve e da numerose salite, passando ripetutamente da Sant'Agnello e da Sorrento. La partenza, di buon'ora (7,30), viene data dal presidente della FCI Adriano Rodoni. In 170 si lanciano da Sant'Agnello verso Piano di Sorrento. Al primo passaggio da Sorrento sono Martella, Flamini e Vicino in testa alla fila del gruppo, mentre al passaggio successivo, dopo 36 chilometri di corsa, Vicino vince la volata di un gruppetto di sette fuggitivi. Circa 10 chilometri dopo, quando la corsa transitava nuovamente da Sorrento, sono Martella e Giovanni Di Lorenzo, in fuga con 35" sul gruppo dei più forti; gruppo spronato nell'inseguimento da Renato Camilletti. Al passaggio successivo, esattamente a meta percorso, i fuggitivi sono diventati quattro. essendosi aggiunti a Martella e Di Lorenzo anche Bellini e Fratini. Con 1' di ritardo transita il gruppo. Dopo un giro di circa 35 chilometri i corridori tornano nuovamente a Sorrento dove Livio precede Mirri ed un gruppo di una quarantina di unità. Poco dopo su una breve salitella che porta a S. Agata (20 km al termine), GiovanBattista Baronchelli riesce rapidamente ad accumulare un vantaggio di 15". In vista dell'arrivo Sartini, Peruzzo, Vicino, Chinetti e altri inseguitori intensificano l'azione e per Baronchelli a cento metri dal traguardo svanisce ogni possibilità di successo, mentre suo fratello Gaetano tenta invano di contrastare la potente progressione di Vicino che sulla cunetta dove è situato l'arrivo indovina il giusto rapporto (54 x 13) e vince in modo autoritario. Secondo è Gaetano Baronchelli e terzo Cesare Sartini. Il nuovo campione italiano dei dilettanti è Bruno Vicino, ventenne trevigiano, che corre per la Samoa di Borgo San Lorenzo.