11 ottobre 1953 - Tre Valli Varesine

La Tre Valli Varesine è valida come ultima prova del Campionato Italiano professionisti. In classifica Magni è primo e solo in due, Petrucci e Maggini, lo possono ancora insidiare. Magni ha però un buon vantaggio: 5 punti su Petrucci e 6 punti su Maggini. La corsa parte da Varese ed è subito molto veloce; scappano Gandini, Gismondi, Buratti, Grosso, Assirelli e De Pieri, i quali arrivano a Saronno con 45" di vantaggio sul gruppo. I battistrada vanno forte, ma il gruppo è sempre a tiro e da l'impressione di controllare i primi. Sfortuna per Petrucci che spacca una gomma a Mozzate; Coppi e Magni allora si scatenano e riprendono i fuggitivi. La risposta di Petrucci è forte e rapidamente rientra e il gruppo rallenta l'azione. A Castiglione Olona è Padovan che prova la sortita; con lui scappano Zuliani, Serena, Assirelli, Girardi, Mastrojanni, De Pieri, Conterno, Defilippis, Ambroso, Gori, Bartalini, Barro, Bresci, Facciolo, Giacchero e Pugi, il quale però sulla salita della Marcolina si stacca. Dal gruppo contrattacca Fornara, con a ruota Zampini, Monti, Magni e poi Coppi e altri corridori quando ormai siamo al passaggio da Varese (km 69,5). La sfuriata di Coppi e Magni dura poco e il gruppo procede per un pò ad andatura tranquilla. Poi scappano Gori, Girardi, Volpi, Drei, Ambroso e Vittorio Rossello. I sei arrivano a Cittiglio con un vantaggio di 30", mentre dal gruppo si avvantaggiano Elio Brasola, Fornara, Ciolli, Corati, Barozzi, Dall'Agata, Milano, Roma, Landi e Giuffrida. Sulle rampe del Brinzio è Fornara che fa il passo: si staccano Dall'Agata e Drei. Nuovo passaggio a Varese (km 112,4) con i battistrada che hanno un vantaggio di 15" su un gruppetto di circa 25 corridori. Più lontano il gruppo a 1'05" nel quale non c'è più Coppi che si è ritirato. Intanto il primo gruppo inseguitore acchiappa i battistrada ed inizia il circuito finale di sei giri e ogni giro è di km 24,100. Nel primo giro non succede niente nel folto gruppo di testa, mentre dal gruppo sparisce anche Petrucci causa un ginocchio malconcio. Durante il secondo giro sulle rampe della Rasa scappano Buratti, Zampini, Grosso, Ciolli, Scudellaro e De Rossi, ai quali si aggiunge Milano. Il gruppo con Magni è sempre a distanza, ed intanto contrattaccano Monti, Ciancola, Frosini, Gandini, Pugi e Zamponi. Di prepotenza, durante il terzo giro, Monti e Ciancola rientrano sui primi. In testa scatta Landi, rincorso da Pettinati, Ghirardi, Ambroso e Vittorio Rossello. Nel quarto giro continua il gioco delle fughe e ci provano Astrua, Carrea, Volpi, Conterno e Defilippis. Sul traguardo del giro i primi transitano con un vantaggio minimo su Gandini e Pellegrini; il gruppo ha un ritardo di 45". Nel quinto giro Gandini e Pellegrini acchiappano la fuga, mentre perde contatto Conterno. Sulla rampa di Fogliano scatta Bartali e il gruppo si allunga e si lancia; nella fuga entrano anche Ciabatti, Grosso, Monti, Martini ed Elio Brasola. Inizia l'ultimo giro e sulla rampa della Rasa si avvantaggiano Bartali e Magni. Bartali insiste e acchiappa la fuga per poi scappare con Astrua, ma Magni reagisce. Sulla rampa di Bedero Defilippis e Pellegrini tentano il colpo grosso e il tentativo ha successo. Infatti è Defilippis che allo sprint batte in maniera netta Pellegrini e, a breve distanza, arriva Monti che precede la volata del gruppo vinta da Bartali. Seguono nell'ordine Pugi, Magni, Maggini, Martini e Malabrocca. Magni così è campione d'Italia per la seconda volta.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy