E' stato più grande da dilettante che da professionista pur avendo diritto a una posizione di primissimo ordine, in assoluto, fra gli sprinters nel periodo fra le due grandi guerre. Con il conforto dei titoli di campione di Danimarca ('23, '26, '27, '28) e di Scandinavia ('23, '26, '27), nel '28 realizzò una prestigiosa accoppiata imponendosi sia nel Campionato mondiale di velocità a Budapest che nel chilometro (con 1'14"4) alle Olimpiadi di Amsterdam (era stato 2° nel '24, nel tandem). Un solo mondiale tra i professionisti e perdipiù marcato dal grossolano errore del giudice d'arrivo che gli dette la vittoria mentre sulla fettuccia fu primo il francese Lucien Michard. Spettacolare in pista, ha una sola Sei Giorni nel suo palmares (Copenaghen '34).