11 settembre 2010 - Tour de l'Avenir

Sesta tappa del Tour de l'Avenir, da Saillans a Risoul. E' la penultima frazione, caratterizzata dal chilometraggio importante, 204 km per atleti under 23 sono veramente tanti, e da ben 6 Gpm, di cui i primi 5 racchiusi nei primi 90 km, e poi l'arrivo in salita a Risoul. La bagarre inizia già nei primi km, lungo i quali è posizionata la prima salita di giornata: il Col de Pennes (1a categoria). Sulle rampe della salita si forma un primo drappello di fuggitivi con il francese Yoann Barbas (già in fuga nella tappa di ieri), l'eritreo Daniel Teklehaymanot, il bielorusso Kanstantin Klimiankou e lo spagnolo Jon Izagirre: al passaggio del Gpm i battistrada hanno un vantaggio di soli 25" sul gruppo guidato da Romain Hardy (Francia A), Jarlinson Pantano (Colombia), e dal Belgio con Pieter Serry e la stessa maglia gialla Yannick Eijssen in quarta posizione. Durante la discesa dal Col de Pennes, Teklehaymanot e Klimiankou cadono e l'eritreo è costretto ad abbandonare il Tour de l'Avenir. Sempre lungo la discesa, dal gruppo escono Romain Hardy e Jarlinson Pantano (terzo in classifica a solo 17" dalla maglia gialla) e in pochi km raggiungono i fuggitivi, tornati quindi ad essere 4 dopo la caduta. In cima al Col de Cabre gli attaccanti passano con un vantaggio di 1'45" sul plotone guidato dal Belgio con Gaetan Bille e Arthur Vanoverberghe, perché Eijssen vede davvero in pericolo la sua maglia gialla con Pantano nel gruppo davanti. Dopo circa 70 km, altri 4 corridori si aggiungono alla fuga e sono il tedesco Martin Gründen, l'australiano Benjamin King, lo sloveno Andi Bajc e il britannico Luke Rowe: nonostante ciò, la fuga non riesce a creare un vantaggio significativo perché il Belgio mantiene il distacco sempre intorno al minuto e mezzo. Col passare dei chilometri il gruppo si avvicina (ormai notevolmente ridotto) e la fuga perde un corridore dopo l'altro; al km 171 il gruppo condotto da Stati Uniti, Belgio e Polonia raggiunge gli ultimi fuggitivi rimasti. A 15 km dalla meta il gruppo di testa è composto da soli 30 corridori, ma sono presenti tutti i favoriti. Appena la strada comincia a salire il primo a tentare l'allungo è il russo Dmitriy Ignatiev, seguito subito dal colombiano Nairo Quintana, che fa esplodere il plotone: all'inizio la maglia gialla cerca di rispondere all'attacco, ma poi è costretta a cedere e agli altri non resta che cercare di limitare i danni e cercare di perdere il meno possibile in vista della cronoscalata di domani. Nairo Quintana giunge al traguardo di Risoul in solitaria con un vantaggio di 39" sullo statunitense Andrew Talansky e lo spagnolo Mikel Landa Meana. A 41" giunge l'altro colombiano Darwin Atapuma. Sesto l'ottimo australiano Michael Matthews e, alle sue spalle, il giovanissimo primo anno Wilko Kelderman. Jarlinson Pantano, già protagonista della fuga, arriva con un ritardo di 1'38". La maglia gialla paga sul traguardo un ritardo di 3'56". La maglia passa sulle spalle di Nairo Quintana, pronto a difenderla dagli ultimi assalti nella cronoscalata da Guillestre a Risoul.
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