12 agosto 2010 - Volta a Portugal

Settima tappa del Giro del Portogallo da Idanha-a-Nova a Torre. Sono stati apportati cambiamenti al percorso a causa degli incendi che stanno funestando la regione di Serra da Estrela e cambia il chilometraggio che da 168 km viene ridotto a 123, con l'eliminazione dell'Alto de Carrazedo (Gpm di prima categoria) e la salita decisiva affrontata, invece che dal più impegnativo versante di Seia, da Manteigas, più breve, anche se pur sempre di 20 km, e dalle pendenze meno accentuate. Così, accorciata e meno dura, la tappa parte con un susseguirsi di attacchi che vedono alla fine sganciarsi un gruppetto di una decina di corridori, fra i quali Matteo Rabottini (Lampre), l'ucraino Oleg Chuzhda (Caja Rural), già vincitore di una tappa e fra i più combattivi della Volta, il francese Jimmy Engoulvent (Saur-Sojasun) trionfatore nel prologo, e Candido Barbosa, alla ricerca dei bonus dei traguardi volanti per conquistare l'ennesima classifica a punti della carriera. Barbosa si aggiudica il primo sprint a Fundao (km 43,9), precedendo Costantino Zaballa e Matteo Rabottini, e il secondo a Valhelhas (km 82,9) davanti a Vladimir Isaichev e Eric Berthou. Il vantaggio dei battistrada tocca i tre minuti, ma alle loro spalle Barbot e LA-Paredes lavorano insieme per ricucire il gap. A pochi chilometri dall'inizio della salita il gruppo torna compatto, e subito arriva l'attacco di Nelson Oliveira, portoghese della Xacobeo. Oliveira si aggiudica il terzo sprint a Manteigas (km 99,5) precedendo Vladislav Borisov (Amore & Vita) e Vitaly Kondrut (ISD) che sono usciti al suo inseguimento. Borisov stacca Kondrut, rientra su Oliveira e lo stacca procedendo da solo. Durante la prima metà dell'ascesa non succede praticamente più niente: il vantaggio di Borisov si mantiene fra i trenta secondi e il minuto, mentre il gruppo, composto da una quarantina di unità, con tutta la Palmeiras davanti a controllare, procede regolare. Il ritmo lo fa addirittura Barbosa, che si è pure fatto 80 km di fuga. Nessuno sembra avere interesse a fare la corsa dura, e se a Blanco e alla Palmeiras questa situazione va ovviamente bene, è evidente come i suoi avversari non ne abbiano o temano la forza dell'attuale leader e della sua squadra. Borisov va avanti col suo passo e al suo inseguimento esce un terzetto formato da Santi Pérez (Loulé), Bruno Pires (Barbot) e l'olandese Tom-Jelte Slagter (Rabobank Continental), il cui tentativo viene annullato dal gruppo. Ai -4 chilometri dal traguardo, Vergilio Santos (LA-Paredes) attacca con decisione e si riporta sul fuggitivo. A questo punto però il treno della Palmeiras annulla la fuga e il gruppo torna compatto. I successivi tentativi del campione nazionale Rui Sousa (Barbot), di Daniel Silva (Loulé), e di David Bernabéu (Barbot), non hanno successo. Al penultimo chilometro è ancora Rui Sousa a provare, e stavolta André Cardoso sembra non avere le forze per riportare sotto il suo capitano. Allora, sotto lo striscione dell'ultimo chilometro, è Blanco a prendere la testa dell'ormai esiguo gruppetto dei migliori, che viene subito scremato dal suo ritmo. Sousa è ripreso ai 400 metri dall'arrivo e, mentre si aspetta un inedito arrivo in volata sull'Alto da Torre, il galiziano Blanco impone un'altra accelerazione che manda in crisi Patrick Sinkewitz (ISD), che è alla sua ruota, e il buco che crea rialzandosi taglia fuori anche Sergio Pardilla (Carmiooro) e Hernâni Broco (LA-Paredes). Sul traguardo è allora il capitano della Palmeiras a bissare il successo di domenica scorsa sull'altro arrivo in salita di Senhora da Graça, precedendo di 5" Broco e Pardilla, di 7" Sinkewitz, di 11" Bernabeu e di 15" Sousa. Nella generale Blanco rafforza la sua leadership, e ora guida con 54" su Broco, 1'04" su Bernabeu, 1'16" su Pardilla e Sinkewitz.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy