Storia di Walter Rutt

Si tratta di una delle figure più leggendarie del ciclismo tedesco di ogni epoca. Autentico pioniere fu soprannominato "il kaiser" e divenne professionista ad appena 17 anni. Nonostante l'enorme popolarità che ottenne, la sua carriera fu particolarmente travagliata. A 21 anni, nel 1904, rifiutò il servizio militare e per non rischiare di essere arrestato abbandonò il Paese, riparando prima in Australia e poi in Francia. Proprio grazie ai numerosi successi conquistati all'estero (ad esempio la Sei Giorni di New York del 1907 e del 1909, il GP Etrangers a Parigi 1902, 1904, 1907, '10, '13) venne graziato. Già nel '10 avrebbe potuto battersi per un titolo mondiale dell'inseguimento (dopo le medaglie di bronzo conquistate nel 1907 e nel 1909), ma il ritiro dell'intera squadra tedesca in seguito alla squalifica di Mayer contro Friol (che poi sarebbe diventato campione del mondo) rese inutile la sua qualificazione per la finale. Il meritato successo arrivò poi sulla pista amica di Lipsia nel '13 sul danese Ellegaard. L'anno seguente si trovava negli Stati Uniti quando scoppiò la guerra, sicché fu costretto a imbarcarsi su un cargo danese per rientrare a Copenhagen dove viveva la sua donna; avrebbe potuto ottenere altri importanti successi se, oltre alla prima guerra mondiale, non ci fosse stata l'esclusione della Germania dalle competizioni internazionali per i due anni successivi. Sceso di bici gestì a Berlino la "Rutt Arena", andata distrutta in un incendio nel '31.
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