51° Circuito Silvanese, gara ciclistica riservata alla categoria Elite/Under 23 organizzata dal Gruppo Ciclistico Sannazzaro con partenza ed arrivo a Silvano Pietra. La corsa parte alle ore 14,30 dopo che il reverendo Don Augusto Piccolo ha impartito la Benedizione del Cristiano al gruppo, presente anche il Sindaco di Silvano Pietra, Gianfranco Bensi. La corsa, ostacolata da un vento spesso contrario alla marcia dei corridori, si incendia per merito del russo Alexander Zhdanov, (Polisportiva Valdarno) che intasca il primo traguardo volante, mentre il secondo traguardo a premio è per il polacco Jaroslaw Marycz (FidiBc.Com) e il terzo, disputato al quarto passaggio, per Giacomo Martin (Pol. Valdarno). Al quarto traguardo volante transita nuovamente primo il russo Zhdanov. All'inizio del quinto giro, il gruppo è compatto salvo qualche momento in cui, a turno, si portano al comando plotoni formati dai 10 ai 15 corridori che ben presto si rialzano o vengono fagocitati dagli inseguitori che non lasciano ampi spazi ai fuggitivi di turno e, il vento, contribuisce allo sfoltimento del gruppo con la formazione di tanti gruppetti. Durante l'ottavo giro quando alcuni corridori cominciano ad alzare bandiera bianca e i ritiri diventano sempre più numerosi, si forma al comando un settebello composto da Fabio Casotto (VC Mantovani), Massimo Graziato (Filmop-Bottoli-Sorelle Ramonda), Matteo Scaroni (Pagnoncelli-Ngc-Perrel), Alexander Zhdanov (Polisportiva Valdarno), Andrea Palini (Gavardo-Tecmor), Marco Aurelio Fontana (Hard Rock Frw) e Kashtan (Lucchini-Neri-Nuova Comauto) che ben presto mettono tra loro e gli immediati inseguitori che sono Merlo, (Mantovani), Apollonio (Seano Vangi), Montanari (Lucchini) e Baggio (Filmop), un vantaggio sempre più incolmabile. Questa la situazione all'inizio dell'ultimo passaggio sotto il traguardo ma, nell'ultimo giro la situazione non cambia fino allo striscione dell'ultimo chilometro quando in testa la velocità si abbassa vistosamente e i fuggitivi si studiano, poi scattano a turno i meno veloci fino ai 200 metri quando esce prepotentemente Graziato subito imitato da Palini per uno sprint all'ultimo colpo di reni tra i due con Graziato che prevale d'un soffio sul più giovane avversario.