Partono in 187 in una delle giornate più torride di questo agosto caldissimo e subito la gara scivola via ad un ritmo tambureggiante, con uno straordinario susseguirsi di azioni interessanti che chiamano allo scoperto i protagonisti più attesi. La gara entra nel vivo con le ultime tre brevi tornate attorno a Rovescala, ed è Leonardo Pinizzotto (Hopplà Seano) ad accendere la bagarre decisiva; sulla sua ruota si portano in un baleno Angelo Pagani e il compagno di squadra Diego Ulissi. Anche questo, come i precedenti tentativi non riesce però a prendere il largo, con i battistrada che guadagnano al massimo una trentina di secondi sul resto del gruppo che, chilometro dopo chilometro, è sempre più assottigliato. Ripresi i fuggitivi, al suono della campana è il tricolore elitè, Gianmario Pedrazzini, a forzare il ritmo, mettendo alla frusta un plotone sempre più spezzettato; in contropiede l'attacco di Alberto Contoli, cui è lesto ad accodarsi Sacha Modolo, mentre gli altri sembrano accusare il colpo. A tre chilometri dal traguardo, Alberto Contoli, capisce che il trevigiano Modolo è un ospite scomodo e allunga nuovamente involandosi, stavolta si, in perfetta solitudine. Modolo è costretto ad alzare bandiera bianca ma non cede di schianto e conserva sin sulla fettuccia d'arrivo il suo prezioso secondo posto, bissando così quanto fatto nel 2008; alle sue spalle ci provano un pò tutti ma nessuno trova il colpo giusto per rientrare sulla testa e si devono accontentare di lottare per la terza piazza. E' Diego Ulissi che, con un ritardo di 18", precede Pinizzotto, Pecoraro e Battaglin.