Atleta serio, tenace e volitivo, al quale la mancanza di uno spunto di velocità adeguato e l'impegno di dedicarsi al suo capitano Alfredo Binda non gli hanno impedito di concretizzare in qualche buon risultato una carriera apprezzabile sia per i successi che per i piazzamenti. La "perla" del suo palmares è il Giro di Lombardia del '32 (davanti a Piemontesi e Bertoni), ma vi figurano pure due belle corse a tappe come la XX Settembre del '28 e il Midi-Libre '35 assieme a due gloriose classiche come il Giro di Romagna '28 e quello del Piemonte '29. Nessuna affermazione nei sei Giri d'Italia disputati a parte il terzo posto nel '27, il quarto nel '29 e la maglia rosa indossata per una volta nel '30. Per due anni ('29 e '30) è stato vicecampione italiano dopo Alfredo Binda, che lo precedette anche nel Giro di Lombardia del '27 (2°) e del '28 (3°) e nella Sanremo del '28 (4°).