12 giugno 1945 - Giro di Calabria

Malgrado le tante difficoltà, il Giro di Calabria rinasce il 12 giugno 1945. Infatti l'assenza degli assi alla prima edizione post bellica non ha scoraggiato i dirigenti della "Associazione Sportiva Aspromonte" che si sono dedicati col massimo impegno - auspice un innamorato del ciclismo: Santi Spinella - per preparare ogni cosa con la dovuta cura per la migliore riuscita della tanto attesa corsa, organizzata con il patrocinio del giornale "Il Tempo", quotidiano reggino edito dal Comm. Giuseppe Attanasio. La tenace volontà degli organizzatori è stata premiata perché il Giro, considerando il particolare periodo di effettuazione, ha avuto un buon successo. La gara viene inclusa nel nutrito programma dei festeggiamenti che annualmente si svolgono al Rione Schiavone in onore di S Antonio e che anche essi si rinnovano dopo l'interruzione dovuta agli eventi bellici. Attorno al Santuario della Collina degli Angeli è convenuta di buon mattino tanta folla per poter salutare, finalmente!, dopo molti anni quella competizione che essa aveva potuto ammirare ed applaudire nelle precedenti edizioni. In una splendida giornata di festa, tra sventolio di bandiere e battimani di una folla in tripudio, starter il Sindaco Avv. Diego Andiloro, la multicolore carovana del Giro si snoda per le vie cittadine fino al Ponte S. Pietro per la partenza ufficiale. L'entusiasmo degli sportivi é davvero travolgente e viene a stento contenuto. Si parte a velocità sostenuta e da Melito in poi una numerosa folla plaudente fa da festosa cornice alla corsa. Già dopo 3 chilometri dal via, Corrieri con un poderoso scatto si avvantaggia notevolmente. La sua azione non sembra preoccupare il gruppo, ma evidentemente ciò è dovuto ad un errore di valutazione. Quando si comprende che il fuggitivo fa sul serio,De Lorenzo e Fazio, alternandosi a comando, cercano di organizzare l'inseguimento. Ormai, però, la reazione è tardiva ed il vantaggio del battistrada che a Capo delle Armi è di 4',15", aumenta man mano; a Bova Marina sale a 10 minuti ed al termine della salita del Passo della Carriera è di ben 16'. La corsa diventa così un "a solo" del pratese che viene calorosamente salutato lungo tutto il percorso. Intanto Fazio, De Lorenzo, Ranieri e Marletta preoccupati del loro notevole ritardo cercano di ridurlo forzando l'andatura, imitati subito dopo da Corallini, Calabrò e Finocchiaro ai quali si accoda Marletta nel frattempo attardato da una foratura. Corrieri, però, è scatenato e vince con un vantaggio superiore ai 17'. Secondo De Lorenzo Arturo, che precede Fazio, Calabrò e Ranieri.
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