11 agosto 2002 - Trofeo Bastianelli

Ventiseiesima edizione ad Atina per il Trofeo Internazionale Bastianelli, gara ciclistica riservata alle categorie Elite e Under 23. Al via anche Daniele Pontoni. Ospite d'onore Paolo Savoldelli, vincitore del recente Giro d'Italia, che sfila in bicicletta per le vie di Atina, nel giro turistico di apertura della corsa, in testa al gruppo a fianco dell'emozionatissimo giovane corridore di 8 anni Lorenzo Acchione, mascotte del GS Sabina. Dopo un acquazzone, 151 corridori, nazionali russa ed ucraina, squadra polacca, slovena e le migliori squadre italiane, prendono il via alle 13.40 da Sabina; da percorrere 184 chilometri.
La battaglia inizia sin dai primi chilometri; un primo drappello di sei corridori riesce a prendere il largo per farsi però riassorbire dopo pochi chilometri. Intorno al km 21 un secondo tentativo è portato avanti da nove corridori: Daniele Pontoni, Matej Starc, Daniel Zych, Vladimir Goussev, Jaroslaw Bialowiesec, Francesco Rivera che corre sulle sue terre, Volodimir Dyudya, Sergey Shernavsky e Andrea Rossi. I nove incrementano il loro vantaggio fino al 50° chilometro, 3'35" il loro vantaggio massimo; dal 50° chilometro il gruppo riguadagna secondo su secondo e al 100° Km il distacco è di appena 45". Al 115° Km. Di Pietro Ferdinando e Smerilli escono in caccia e all'inizio della salita che porta ai 555 metri del Gallinaro (posto tra il massiccio della Meta, del monte Cairo a ridosso del parco nazionale d'Abruzzo) ove è posto l'unico Gpm della giornata transitano con 15" di ritardo, mentre il gruppo è sempre a 45". Al Gpm transitano nell'ordine: Zych, Starc e Rossi. Si scende su Alvito e il gruppo torna compatto, si marcia sui 45 Km/h; velocità elevata ma costante e Kostyuk ci prova e solo Rea lo segue; il tandem guadagna fino a 50" ma al 136° Km desistono e il gruppo li risucchia. Il tempo di annotare il gruppo compatto che parte un'altra sfida: Anzà, D'Andrea, Dejewski e Navlianov; si agganciano prontamente Lagutin e Solari; 6 all'attacco, ma il gruppo non lascia spazio ed è tutto da rifare. Ripartono prontamente Di Pietro Ferdinando, Sulpizi, Garbelli, Puzzovivo, Lagutin, Gryschenko, Miholjevic, Anzà e Solari. Sono in nove a condurre ma in breve le carte si rimescolano ed in testa sono in dieci: Andrenacci, Dejewiski, Arekeev, Starc, Masciarelli, Wiesiak, Solari, D'Andrea, De Bonis e Lagutin. Quest'ultimo prova da solo ed evade; sembra fatta, a meno dieci dallo striscione d'arrivo ha 28". Intanto cede De Bonis per crampi e Wiesiak crolla, i sette superstiti hanno delle esitazioni e Lagutin è lontano a 35"; sui sette inseguitori piombano: Anzà, Garbelli, Gryschenko, Fajit, Borisov, Candela, Okrucinski, Salumets e Puzzovivo; sono in sedici ad inseguire e guadagnano metri. Siamo a meno tre e Lagutin attacca l'erta finale con 16". Lagutin boccheggia e all'ultimo chilometro, dal gruppo compatto, esce Masciarelli lo supera il battistrada a tripla velocità, guadagna 100 metri ma non sono sufficienti. Parte Borisov ai 300 metri, fa il buco, Puzzovivo e Masciarelli devono accntentarsi del piazzamento, mentre Borisov alza le braccia al cielo. Secondo Puzzovivo poi Masciarelli, Garbelli e Gryschenko.
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