Storia di Gianfranco Fedrigucci

Gianfranco Fedrigucci, detto "il duca d'Urbino" inizia la sua carriera ciclistica da Juniores nel 1981. Dopo un'annata di rodaggio, coglie tre vittorie nel 1982 (a San Martino in Strada, Porto Sant'Elpidio e Corinaldo). La stagione gli vale la convocazione con la rappresentativa regionale al Giro della Lunigiana, terminato in 20^ posizione (quel giro sarà vinto da Abramov davanti a Bugno). Nel 1983 passa alla Sicc Jesi del diesse Mario Bolletta, svolge il servizio militare nella compagnia atleti di Roma, viene selezionato dalla nazionale della pista, ed inserito nel gruppo probabile olimpionico a Los Angeles. Partecipa con la maglia azzurra ai campionati del mondo per militari (inseguimento individuale) al velodromo "Monteroni" di Lecce, classificandosi al quinto posto. Nel 1984 sempre con la Sicc (nelle cui file militavano Rodolfo Massi, Franco Vona e Roberto Conti), centra due successi (il primo in Umbria e il secondo nella cronoscalata a Montegranaro) e l'argento a Sansepolcro dietro Colagé. Viene selezionato dalla regione Marche per partecipare al Giro d'Italia dilettanti. Nel 1986 veste la maglia della Mengoni, con la quale conquista il titolo regionale nell'inseguimento su pista, battendo Roscioli. A Terranuova Bracciolini viene superato allo sprint da Piccini, in un ordine di arrivo che vede 3° Lelli, 7° Donati, 9° Tafi e 10° Fontanelli. Nel 1989 si trasferisce alla Vellutex, dove termina la propria carriera per problemi fisici.
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