Area primaverile alla partenza e Fabrizio Convalle esce dal gruppo dopo soli 30 chilometri. Arriva ad un vantaggio di 21'50" a Capriate d'Orba, ma sul Turchino questo patrimonio si assottiglia a 14' e al suo inseguimento si mettono Fabiano Fontanelli e Fabrizio Bontempi che lo raggiungono a Borghetto Santo Spirito, dopo 222 chilometri. Convalle, dopo 192 chilometri di fuga solitaria, resta all'avanguardia con i due compagni per altri 19. Tutti assieme invece sul Capo Mele e sul Cervo dove davanti stazionano Bugno, Chioccioli e Fondriest. Sul Berta è il danese Bjarne Rijs a precedere di 9" Furlan, mentre poco dopo una caduta elimina Bugno, Chiappucci e Indurain. Sulla Cipressa Alcala scollina con 10" sul gruppo che vede davanti Argentin e Furlan. In discesa, ripreso il messicano, l'Ariostea di Argentin fa capire che non permetterà azioni importanti. Sul Poggio Argentin, con cinque scatti da antologia del ciclismo, sgretola il gruppo e perdono contatto in rapida sequenza Colagè, Jalabert, Van de Laert, Petito e altri. Tanta è la rabbia scatenata sui pedali. Il veneto, a inizio discesa, ha 7" di vantaggio su Fondriest e Sorensen. Ma alle loro spalle il vecchio Kelly si accorge che il battistrada perde qualcosa a ogni curva, non volendo rischiare troppo. La volpe irlandese si trasforma in kamikaze. La sua discesa mette i brividi. E quando Argentin se lo vede arrivare addosso, a 800 metri dal traguardo, praticamente si paralizza. Dopo aver battuto Lemond e Beccia nel 1986, a 36 anni l'irlandese mette a segno un gran bel bis. Secondo posto amaro per Argentin, mentre Museeuw regola il gruppo degli inseguitori con un ritardo di 3".