18 ottobre 2008 - Giro di Lombardia

Da Viale Belforte, a Varese, mossiere il Sindaco, avvocato Attilio Fontana, il via del 102° Giro di Lombardia viene dato alle 10.59, 167 i partenti. Subito andatura sostenutissima e un primo tentativo di 35 corridori al km 10. Per i fuggitivi vantaggio massimo di 38" al km 17, e al km 27 sono raggiunti dal grosso del plotone, dal quale subito in 11: Santambrogio, Paolini, Bellotti, Gasparotto, Charteau, Lastras Garcia, Agnoli, Viganò, Hondo, Rogers e Sörensen. Massimo vantaggio della testa della corsa: 9'25", ma il gruppo non lascia mai troppo spazio alla fuga. L'andatura è vertiginosa come testimonia la media: nella prima ora vengono coperti km. 46,600, la media dopo due ore è di km 43,600, dopo tre ore di 43,200. Gli 11 uomini al comando proseguono di buona lena, tanto che il margine, sceso a 6'50" dopo 100 km di fuga, si riduce lentamente, anche se in maniera costante. Media dopo 4 ore di corsa sempre elevata: 43,200. Il gruppo riduce ancora lo svantaggio: a 70 km dall'arrivo il margine dei fuggitivi è comunque di 4'30. All'attacco del Ghisallo il vantaggio dei fuggitivi è di 2'31", ma in salita si staccano ben presto Gasparotto, Paolini e Hondo, mentre Sörensen perde contatto e poi rientra. Da dietro si muove Simoni al quale si accodano in breve Garzelli, Van Goolen e Scarponi. Poi si fanno avanti Cunego e Ballan, ma senza rinvenire sui quattro che si avvicinano ai fuggitivi. Davanti sono rimasti al comando in cinque: Santambrogio, Lastras, Agnoli, Rogers e Sörensen. In cima al Ghisallo transitano nell'ordine: Santambrogio, Agnoli, Rogers con Lastras a 5", Sörensen a 18". Garzelli e Scarponi sono a 46", a 1' Pozzovivo. Sgranati altri corridori mentre il plotone transita a 1'25". Sui quattro battistrada, Santambrogio, Agnoli, Rogers e Lastras, appena dopo Canzo, rinvengono Garzelli, Scarponi e Sörensen. Sette uomini al comando, ma il plotone condotto dagli uomini della Lampre è molto vicino e al km 215 il gruppo torna compatto. Sul Civiglio si muove Horrner presto inseguito da Cunego e Failli. I tre transitano in cima con un leggero margine sui migliori. In discesa li raggiunge Moreno. Dietro inseguono Sanchez, Kolovnev e il gruppo sgranato. Anche Sanchez rientra sui primi, con Cunego che intanto si è avvantaggiato di una cinquantina di metri e prosegue senza timore. Terminata la discesa il suo vantaggio è di 9" e Cunego prosegue nella sua azione. Dietro non c'è molta collaborazione e ai meno 6 km all'arrivo il vantaggio è salito a 20". Dietro Sanchez, Horner e Failli sono raggiunti da Tosatti e Mazzanti, poi da Nibali e dal gruppo. Scatta Uran e poi Brajkovic si riporta sul colombiano e i due si lanciano all'inseguimento di Cunego, che transita a 5 km dall'arrivo con un vantaggio di 24", mentre il plotone è a 33". Ormai imprendibile Cunego fa suo per la terza volta il Giro di Lombardia giungendo solo, a braccia alzate, con 24" di margine sugli inseguitori: secondo è Brajkovic, terzo Uran. Visconti regola il gruppo in volata a 33".
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