Atleta dotatissimo sia dal punto di vista fisico che della classe; dopo una brillante carriera tra i dilettanti, che concluse con la vittoria a ventun anni nel Campionato mondiale su strada a Lipsia, nella stagione successiva passò di categoria limitando la sua attività a corse in circuito e su pista (vinse anche 4 Sei Giorni). Solo verso la fine della carriera affrontò il Giro d'Olanda nel '49 (2 successi di tappa) e poi quello di Germania nel '50 e fu proprio nel corso dell'ottava tappa da Karlsruhe a Waldshut, il 20 agosto 1950, che restò vittima di un grave incidente: investì un'auto ferma procurandosi ferite gravissime (14 fratture); trasportato in ospedale a Friburgo in condizioni disperate le agenzie di stampa e giornali ne annunciarono la morte. Si riprese, invece, perfettamente tanto da poter restare nel mondo del ciclismo dapprima come commissario tecnico della nazionale d'Olanda al Tour de France dal '51 al '57 e successivamente come direttore sportivo di squadre di marca con apprezzabili risultati.