20 marzo 1999 - Milano-Sanremo

Sotto un cielo azzurrissimo e con una temperatura primaverile si muovono da Milano in 198 per la 90a edizione della Milano-Sanremo. Sono le ore 9.24, mossiere è il Magnifico Rettore dell' Università cattolica del Sacro Cuore, professor Sergio Zaninelli. Si parte a spron battuto: 49 di media nella prima ora, grazie anche al vento a favore. Al km 44 escono Di Renzo, il sudafricano Hunter e lo spagnolo Cerezo: il vantaggio cresce rapidamente, al km 62 è già di 6'45" (in quel punto cadono Van Bondt e Petito e il laziale deve ritirarsi); a Capriata d'Orba (km 113) tocca la punta massima, 12'10". Sul Turchino il terzetto passa con 6'34" sul gruppo, nella successiva discesa Cerezo finisce a terra, ma nel giro di 15 km riesce a riportarsi sugli altri due attaccanti. Sull'Aurelia il vantaggio dei fuggitivi si assottiglia: a Varazze hanno 4'30", ad Alassio 2'12" su Contrini e Recinella, usciti nel frattempo dal gruppo, e 3'30" sul grosso. A Cervo i contrattaccanti vengono riassorbiti, sul Capo Berta si conclude anche la fuga dei 3: sono stati allo scoperto per 212 km. Inizia la Cipressa e quando mancano 24 km all'arrivo scatta secco Pantani, Bartoli lo rincorre subito imitato da Gontchenkov. Nelle retrovie cedono uomini importanti: dapprima Museeuw, Jimenez e Riis, poi Cipollini e Jalabert. Pantani scollina con 6" sugli inseguitori più vicini, 14" su Sorensen e Sciandri e 18" sul gruppo trascinato da Savoldelli. Nella picchiata cade Faustini, mentre i contrattaccanti vengono stoppati. Sull' Aurelia 7 uomini si portano su Pantani: Bartoli, Bettini, Aerts, Spruch, Savoldelli, Van Bon e Gontchenkov. A 10 km dall' arrivo gli 8 hanno 15" su 45 inseguitori. Comincia il Poggio e Bettini si mette in testa, Pantani vigilia, ma sulle prime rampe gli inseguitori, pilotati da Rebellin, raggiungono i battistrada. A -7,5 km dall'arrivo parte Gabriele Colombo, vincitore del '96, che fa il vuoto: scollina con 7" su Rebellin, Ferrigato, Sorensen, Spruch, a 9" tutti gli altri. Il varesino resta solo per tutta la discesa, ma a 1,3 km dall' arrivo viene ripreso da Beat Zberg e il gruppo torna compatto. Quando ormai si pensa a un nuovo volatone, Andrei Tchmil sorprende tutti con un contropiede agli 800 metri, riuscendone a tenere sette-otto su Zabel e Spruch, ai posti d'onore. Quarto è Garzelli, miglior italiano.
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