Storia di Francis Pelissier

Spalla preziosa di Henri, il più prestigioso dei fratellli, e iniziatore della carriera di Charles era dotato di una resistenza straordinaria dovuta alla possente taglia fisica e alla fierezza di lottatore generoso sino alla spavalderia. Le Bordeaux-Parigi, nelle quali si impose nel '22 e '24 (fu 2° nel '23 e '30, 4° nel '26), furono la palestra della sua grandezza che confermò pure nella tremenda edizione della Parigi-Tours del '21 vinta davanti a Mottiat e Christophe a una media di km/h 22,893, la più bassa nella storia della classica francese. Ma nel suo palmares figurano anche 3 titoli di campione di Francia '21, '23, '24 (e tre volte 2° nel '25, '26 e '31); diverse corse a tappe minori, come il Giro del Sud-Est, il Circuito della Provenza, il Circuito della Creuse, il Circuito della Loira e la Torino-Firenze-Roma tutte nel '20 oltre al Giro dei Paesi Baschi nel '24. Tra le altre vittorie (una trentina in totale), la Parigi-Digione '19, la Parigi-Nancy nel '19 e '20, il Gran Premio Wolber nel '26. Chiamato il "grande" per la statura, divenne il "mago" allorché da direttore sportivo portò alla vittoria nella Bordeaux-Parigi corridori sconosciuti come Mithouard, Noret e Le Strat. Ha avuto nella sua squadra Anquetil all'inizio della carriera e ha diretto, tra gli altri, Koblet, Kubler, Darrigade e Koblet.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy