Storia di Ambrogio Enrico Morelli

Atleta capace di ottenere buoni risultati su ogni percorso, dotato di grinta e resistenza, dopo due ottime stagioni da "Professionista Juniores" (con la conquista del titolo italiano), si mise in luce anche nella categoria superiore, comportandosi meritevolmente sia nelle corse in linea che in quelle a tappe. Fu comunque al Tour de France del 1935 (quindi all'età di 30 anni) che emerse prepotentemente dalla routine: dopo essersi classificato 10° al Giro d'Italia, si schierò alla corsa francese come "isolato" e tra lo stupore generale, a dispetto della Nazionale Italiana costituita da molti corridori più famosi di lui (Martano e Camusso su tutti), vinse due tappe (tra cui la mitica Luchon-Pau) e colse uno strepitoso secondo posto. Questo tuttavia rimase l'ultimo suo importante risultato e nelle stagioni seguenti si limitò a piazzarsi due volte nei primi dieci al Giro d'Italia, chiudendo così una carriera indubbiamente interessante ed impreziosita proprio dal grande exploit nella "Grande Boucle".
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