Walter Santeroni

Ecco un altro esempio di come solo i fenomeni, e non tutti fra l'altro, riescono ad essere forti nelle prime categorie giovanili, poi fra i dilettanti e nel ciclismo che dona la storia: il professionismo. Un concetto che ho espresso più volte qui e altrove che val la pena rimarcare, sempre, per il valore di verità che possiede in virtù di una statistica accecante e per quegli aspetti deontologici che il mondo del ciclismo, con miopia allucinante, ancor capisce poco. Walter Santeroni, alla fine degli anni sessanta, fra gli esordienti, era uno dei più forti, collezionava vittorie a grappoli. Da allievo fu ancor più forte, frenava le velleità degli avversari grazie a spiccate doti sul passo ed uno spunto veloce di nota. Vinse la classicissima della categoria, la Coppa d'Oro, nel 1970. Una gara il cui albo d'oro è fitto di nomi per lo più forti fino ai dilettanti, ma pochissimi super: Saronni e Bugno su tutti. Nel medesimo anno, Santeroni vinse alla grande i campionati italiani dell'inseguimento. Quando passò dilettante, arrivarono altre ed importanti vittorie nonché l'azzurro anche in abbondanza superiore all'evidente rischio che il ragazzo si stesse spegnendo. Fra i suoi successi, da citare la Coppa Città del Marmo 1976, quando già aveva ventiquattro anni. Per un motivo o per l'altro, soprattutto il sogno di una gloria dilettantistica superiore, il passaggio al professionismo avvenne solo nel 1978, all'interno della "Gis Gelati", a ventisei anni, quando già aveva speso le energie migliori. Walter s'abbandonò così ad un anno incolore al termine del quale chiuse la carriera agonistica. La bicicletta però, è sempre rimasta nel sangue di Walter, il quale ha progressivamente abbracciato l'agonismo delle gare per amatori, dove, ancora oggi, è un riferimento pieno di risultanze.

Le sue prestazioni al G.P. Terme di Castrocaro.
Santeroni partecipò ovviamente all'edizione 1978. Fu autore di una buona prova: finì settimo a 5'41" dal vincitore Bernt Johansson, ma davanti ad ottimi corridori, come l'ex iridato dell'inseguimento Dirk Baert, Marino Amadori, Carmelo Barone, ed a meno di un minuto da uno specialista di queste crono, come Roberto Visentini.
Articolo inviato da: Maurizio Ricci (Morris)
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