Luciano Caccia Campione Svizzero Militare

Luciano Caccia fece il militare a Wintherthur, nella Compagnia ciclisti, a 23 anni, quasi al termine della sua carriera di corridore. Il Capitano Giudici, uomo onesto, ma molto duro, disse, la sera prima della gara, che se uno del battaglione avesse vinto il campionato svizzero (alla partenza in circa 300), gli avrebbe dato 3 giorni di licenzia-premio.
I militari correvano in bicicletta con scarponi, gamasce, gibernette, casco e moschetto; non si potevano aprire più di 2 bottoni della giacca. La bici era militare con il contropedale e, davanti, il freno con la bacchetta. Luciano vinse, secondo si classificò Clerici, che aveva appena ricevuto la cittadinanza svizzera, e terzo Rolf Graf.
I ciclisti erano alloggiati in uno stallone e disponevano solo di acqua fredda. Non si poteva uscire dall'accampamento, ma Luciano bagnato e stanco, dopo una gara durissima, chiese alla cameriera del ristorante di fronte, che conosceva, se poteva andare da lei a fare il bagno. Mentre, in tuta e col fagotto sottosella, tornava all'accampamento, gli passò accanto la jeep del Capitano Giudici che non lo degnò di uno sguardò. All'appello lo convocò però in ufficio e gli disse che, siccome aveva trasgredito ad un ordine, non gli concedeva i tre giorni promessi, inoltre lo mise agli arresti semplici e per tre giorni dovette pelare patate.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy