12 luglio 2005 - Tour de France

Tappa ridotta a 181 km e partenza spostata a Brignoud a causa di una protesta di agricoltori in avvio. Prima del via controlli ematici per i corridori di Lampre-Caffita, Ag2r, Csc e Discovery Channel. Non idoneo a partire Evgueni Petrov (Lampre).
Partenza effettiva alle ore 12.30. 174 corridori al via. Brochard e Posthuma ci provano subito e infatti attaccano al km 1, seguiti poco dopo da Krivtsov. Dopo pochi chilometri si aggiungono al tentativo anche Facci, Bortolami, Isasi e Sánchez Gil. I 7 ottengono un vantaggio massimo di 10'40" al km 47, dopodiché il gruppo, tirato dalla Crédit Agricole, inizia a recuperare.
Sulla salita di Cormet-de-Roselend, prima categoria che parte al km 100 e scollina al km 122, il margine si assottiglia ulteriormente. Al km 113 Bortolami, Isasi e Facci si staccano, ma quest'ultimo, poco dopo, riesce a rientrare da solo sui primi.
Il ritmo si alza nel plotone, Mayo va in crisi, e anche Voigt, la maglia gialla, e McGee si staccano. Al km 114 c'è un tentativo di Garzelli, che coinvolge anche Pereiro e Jaksche, e poi Sevilla e Horner e infine Mancebo e Valverde. Il gruppo non può lasciare troppo spazio a tanti uomini importanti, e infatti recupera il margine di ritardo. Cala l'andatura, e a poche centinaia di metri dalla cima riesce a rifarsi sotto Voigt.
Pereiro e Jaksche ci riprovano al km 121 e scollinano con 25" sul gruppo. Sullo sprint del Gpm, Brochard allunga in discesa sui compagni di fuga. In gruppo rientra McGee, mentre Popovych è vittima di una caduta, senza conseguenze per fortuna, dopo essersi toccato con l'ammiraglia del Team Csc.
Brochard guadagna quasi un minuto sugli immediati inseguitori, e al km 146 viene raggiunto da Sánchez Gil, mentre Bortolami rientra sul secondo gruppetto e Isasi viene ripreso da Pereiro e Jaksche (che nel frattempo hanno portato il margine sul gruppo a oltre 1'). Il gruppo tiene un'andatura regolare e non eccessiva, e infatti Mayo ne approfitta per rientrare al km 149.
I vari drappelli di testa si ricompattano al km 154 (ci sono Pereiro, Jaksche, Brochard, Facci, Sánchez Gil, Isasi, Bortolami, Posthuma e Krivtsov), ma la Discovery tiene ora un'andatura altissima e abbatte il distacco dai primi: in 5 km si passa da 5'25" a 3'30".
All'inizio della salita finale il gruppetto di testa si frantuma. Al km 172 mollano Sánchez Gil e Facci, al 169 Isasi, al 170 Bortolami e Posthuma. Al km 175 fora Krivtsov e anche Brochard perde le ruote di Pereiro e Jaksche, che a quel punto hanno 2'40" sul gruppo.
In fondo al plotone si staccano nuovamente Voigt e Mayo, e anche Cioni si fa da parte. Al km 178 vanno in difficoltà Caucchioli, che ha lavorato a inizio tappa, Totschnig, Pellizotti e McGee.
Al km 180 Jaksche stacca Pereiro, ma il gruppo, sempre tirato dalla Discovery Channel, incalza ormai a meno di 2'. Sevilla, Menchov e Zubeldia perdono contatto. Ma soprattutto va in difficoltà Heras, così come l'altro capitano Liberty Seguros, Beloki.
Sastre prova un allungo al km 182, ma non fa il vuoto. Garzelli, Moreau, Karpets, Rogers, Contador, Horner, Julich e Botero perdono contatto. Con Armstrong restano una quindicina di uomini, e viene ripreso Pereiro.
Al km 183 anche Vinokourov perde terreno. Popovych è l'uomo Discovery deputato a fare la trenata decisiva, dopodiché, al km 185, Armstrong attacca. Con lui restano solo Basso, Rasmussen, Valverde, Mancebo ed Evans. Il sestetto riprende Jaksche, per un attimo rientra Leipheimer, ma Armstrong dà un'altro scrollone e stacca Evans, Jaksche e Leipheimer. Dietro Ullrich è con Klöden, Kashechkin, Piepoli, Mazzoleni e Landis.
Basso è una maschera di sofferenza, al km 189 si arrende e cede il passo, facendo di tutto per limitare i danni. Il quartetto rimasto al comando va fino al traguardo. Ai 600 metri Rasmussen prova a lanciarsi, ma non ha le gambe giuste. Allunga allora Armstrong, ma Valverde non lo molla e lo supera nello sprint a due. Armstrong conquista la maglia gialla, con Voigt che ha chiuso al 107esimo posto a 31'29" dal vincitore.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy