Storia di Dimitri Konyshev

Dimitri Konyshev nelle categorie giovanili si mette in mostra come nuovo astro nascente del ciclismo dell'Est europeo, risultando adatto a tutti i tipi di percorso. Nel 1988 si aggiudica il Giro D'Italia Under 26 e ciò gli vale il passaggio al professionismo nelle file dell'Alfa Lum. La prima stagione nella massima categoria è molto positiva, e conferma quanto di buono si diceva di lui: riesce infatti a vincere due corse molto importanti come la Coppa Agostoni e il Giro dell'Emilia, ma soprattutto stupisce tutti al Mondiale di Chambery dove, nonostante sia un neoprofessionista, viene battuto solamente da Greg Lemond. L'anno successivo si laurea campione nazionale sovietico su strada e vince anche una tappa al Tour de France, cosa quest'ultima che gli riuscirà anche nel 1991 quando riesce a trionfare nell'ultima tappa sugli Champs-Élysées a Parigi. Nel 1992 vince una sola corsa, ma va nuovamente vicino al colpo grosso al Mondiale disputatosi a Benidorm, dove si piazza 3° in volata preceduto da Gianni Bugno e Laurent Jalabert. Nel 1993 vince il titolo nazionale russo su strada e due tappe al Giro d'Italia. Negli anni successivi trova una sua dimensione soprattutto nelle corse di un giorno, specie quelle del calendario italiano, dando però spesso l'impressione di non credere troppo nei suoi mezzi. Ciò gli ha probabilmente impedito di raggiungere vittorie in corse molto importanti come tutti si aspettavano nei primissimi anni di carriera. Anche nelle grandi corse a tappe non ha mai lottato per la vittoria nella classifica generale, limitandosi alla conquista di vittorie di tappa parziale e di lottare per la conquista delle maglie della classifica a punti o dei traguardi volanti buttandosi anche nelle volate di gruppo (è riuscito infatti a vincere la maglia blu dell'Intergiro e quella ciclamino al Giro d'Italia). Nonostante ciò ha continuato a vincere qualche frazione in brevi corse a tappe ed a svolgere con passione il suo mestiere, cercando di dare preziosi consigli anche agli atleti più giovani. La sua condizione atletica sempre assai buona gli ha permesso di essere uno degli atleti più longevi del gruppo, arrivando a correre fino ai 40 anni.
La stagione 2006 è stata l'ultima da ciclista professionista. Dal 2007 comunque resterà ancora nell'ambiente salendo in ammiraglia come direttore sportivo. In totale ha conquistato 38 vittorie in carriera. Ha partecipato inoltre a 11 Giri d'Italia (7 conlcusi), 6 Tour de France (3 portati a termine) e 3 Vuelta di Spagna (solo una conclusa).
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