Nato nel trevigiano nel 1954, intraprese giovane la via del ciclismo. Dapprima dilettante, entrò presto nel professionismo. La sua corporatura robusta lo facilitò nei percorsi pianeggianti, nei quali ottenne i migliori risultati.
Dopo le numerose vittorie conseguite da dilettante, da professionista Cazzolato si distinse per le sue doti di gregario, collaborando per portare alla vittoria i suoi capisquadra. Corse per tre stagioni consecutive nella massima categoria dal 1979 al 1981.
Partecipò al Giro d'Italia '79 con la maglia Hoonved, aiutando il capitano Mario Beccia che si impose nella seconda tappa e fu sesto assoluto.
L'anno successivo, sempre in maglia Hoonved, fu una stagione ricca di soddisfazioni. Il 16 marzo 1980 Giuliano raccolse un buon 57° posto alla Milano-Sanremo e il 20 giugno fu 46° al Tour de Suisse vinto dal capitano Mario Beccia. Partecipò ancora una volta al Giro d'Italia, che termino in 89° e ultima posizione a 3h44'07' dal francese Bernard Hinault.
Al Giro non veniva più assegnata da anni la maglia nera ma Giuliano Cazzolato fece di tutto per chiudere il Giro a Milano ultimo in classifica generale. Bisognava arrivare ultimi evitando di andare fuori tempo massimo nelle varie tappe ed inoltre bisognava guardarsi dagli avversari come il tedesco Heinz Betz, al quale la maglia nera virtuale fu brillantemente tolta dal montebellunese con astuzia solo nell'ultima tappa verso Milano.
Giuliano Cazzolato lasciò il mondo del ciclismo nel 1981, quando sposò Manuela e gli nacque il figlio Cristiano. È a loro che Giuliano, da quel momento, dedicò la propria vita ed iniziò un'attività in proprio, nell'ambito del commercio dell'abbigliamento.