23 agosto 1937 - World Championship - Copenhagen (DEN)

A Copenaghen, dove sei anni prima aveva trionfato nell'unico mondiale a cronometro Learco Guerra, torna la prova iridata e inizia la grande tradizione dei velocisti fiamminghi, irresistibili sui circuiti senza un metro di salita.
La vittoria dunque va ad un velocista, il belga Meulenberg, che però al contrario di Kaers ha il merito di non vivere sulle ruote degli avversari, anzi spesso si propone per tirare il gruppo una volta entrato nella fuga buona.
La squadra italiana è piuttosto modesta perchè non può contare sui due uomini più rappresentativi, Bartali e Martano, che rimangono a casa. Bini, Di Paco, Rossi e Moretti si difendono come possono fino a quando la sfortuna non gli volta le spalle.
All'inizio si scatenano i belgi e i danesi con i francesi tutti raccolti intorno al campione in carica Antonin Magne e con gli italiani in bella vista. Ma l'episodio decisivo avviene dopo 180 chilometri ed è proprio con l'allungo poderoso di Meulenberg che il gruppo si fraziona definitivamente.
Il primo che gli piomba addosso è l'italiano Moretti, seguito dallo svizzero Egli, dal lussemburghese Majerus, dal tedesco Kijewski e dal francese Speicher, campione nel 1933. I sei filano d'amore e d'accordo con Magne e i due italiani Bini e Rossi che si dannano l'anima per tentare il ricongiungimento.
Il gruppetto giunge alla volata finale ridimensionato per la caduta di Moretti; Egli parte lungo ai 500 metri ma per il belga Meulenberg è un gioco da ragazzi rimontarlo per tagliare per primo il traguardo davanti a Kijewski e allo stesso Egli.
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