Oscar Zamagni e la Rinascita Ravenna

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Oscar Zamagni - (Savignano su Rubicone Fo - 1949) - Nel 1968 un astro nascente, prossimo al passaggio a Dilettante di 3a Cat. In quell'anno alla Rinascita forte dell'incessante prestigio, riuscì un bel colpo includendo nelle proprie file un poker di giovani di chiaro valore: con Zamagni, anche Walter Magnani, Sergio Clementi, Roberto Magnani che nell'insieme fruttarono 33 vittorie. Nonostante la giovane età, il fiumicinese cominciò presto a svettare e divenire lo spauracchio della categoria. Scalatore formidabile, passista fortissimo e "velocista" da battere i piccoli drappelli che riuscivano a tenergli la ruota in quei rari casi in cui non si presentava da solo all'arrivo. Fu dunque un corridore completo e dimostrò di esserlo vincendo su qualsiasi percorso con veri e propri trionfi in classiche di rango: Bassano Monte Grappa, Giro di Salerno a tappe, il titolo romagnolo in vetta al Verghereto, la 2a tappa del Giro di Slovacchia, oltre al grande exploit, nel 1970 davanti alla sua gente a S. Angelo di Gatteo nella Coppa Grandi in solitudine, cui fece seguire la vittoria del titolo emiliano romagnolo su strada a Tabiano Terme e i brillanti successi a cronometro tra cui il Gp della Cooperazione individuale a Fusignano. Passato Dilettante di 2a cat. nel '71, aggiunse ai coloro rosso verde anche il "rosa" conquistando la maglia del primato in classifica nel Giro d'Italia Dilettanti, proprio nella tappa che si concludeva a Punta Marina. S'inserì nella fuga buona ed essendo il meglio piazzato in classifica, al passaggio da Ravenna davanti alla Sede della Rinascita era virtualmente maglia rosa per meno di un minuto. Zamagni si sentiva la "rosa" addosso e tirava con tutte le forze incitatissimo dai suoi fans e tutti i rinascitini, ma fortuna volle che anche i compagni di fuga fossero interessati a mantenere alta l'andatura. Nel tratto fino all'arrivo, gli inseguitori recuperarono e tra i rinascitini si diffuse la preoccupazione che Oscar non fosse riuscito a mantenere anche un solo secondo per la conquista di quel simbolo straordinario che è la maglia rosa. Molti presenti consultavano le loro "sveglie", e si dividevano tra il sì, il forse e il no. Dopo un'attesa che sembrò non finire mai, la giuria sentenziò: Zamagni in rosa per 15". Che festa ragazzi! anche se nella tappa a cronometro in Veneto, Francesco Moser lo spodestò e vinse il Giro. Seguì la conquista del titolo regionale a cronometro a squadre che fu la prova generale per la Coppa Italia di cui fu grande protagonista del grosso colpo, con Tonoli e Landini, a San Colombano dove si vestirono col tricolore nella 100 km, Coppa Italia. Nell'inverno '70-'71, avendo la Rinascita buoni rapporti con la Filotex e il Diesse Valdemaro Bartolozzi, nonché col suo leader indiscusso Franco Bitossi al cui fianco pedalava Gino Cavalcanti, si giunse ad un pre-contratto a favore di Zamagni, che prevedeva il suo passaggio a professionista nella seconda metà del '72, ma al termine della stagione '71 Oscar venne a trovarsi di fronte ad un bivio: scegliere tra il continuare a correre o un lavoro qualificato. Oscar optò per il lavoro, che attualmente esercita con alta professionalità, mentre mette a disposizione il suo tempo e la sua esperienza nella guida dei ragazzi della Polisportiva Fiumicinese della quale tutti conoscono gli importanti risultati.
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