Pierino Primavera e la Rinascita Ravenna

http://www.scrinascita.it/magnifici.html#primavera

La sua esperienza nelle categorie giovanili l'aveva compiuta in sordina e nel 1965, quando salì nella categoria dilettanti vestì i colori del Pedale Ravennate e, come molti, pagò il dazio delle prime prove. Terminava le corse, s'inseriva in azioni di fuga, anche se in maggioranza non andavano a buon fine, insomma, si dava da fare anche come uomo di squadra dato che, in quel momento, il Pedale disponeva di atleti maturi e vincenti. I suoi risultati non potevano fare testo anche perché, in un eventuale arrivo in volata di gruppo, ma anche di drappello ristretto, il suo sprint era tutt'altro che "perforante". Concluse una stagione onorevole, ma, in età militare, non raggiunse i livelli sufficienti per potere aspirare ad entrare nella "Compagnia Atleti" e si fece la sua naja tutta intera. Smessi i panni grigioverde ricominciò a pedalare e nel 1968, fresco fresco, fu accolto nella Rinascita. Forse per l'ambiente diverso, i rapporti tra colleghi fondati su un vivace cameratismo sempre orientati alla ricerca del successo, i buoni consigli di Binzoni, questo longilineo perfetto, di poche parole, qualche tratto di solo apparente timidezza, lentamente, ma concretamente cominciò a mettere fuori il naso, a lottare, a faticare, ad accettare la sfida passando da una sorta di "prego s'accomodi" ad una altra: "scusi, ci sono prima io". E quel giorno arrivò e non fu una sorpresa, si era notato che le sue quotazioni nella "Borsa" della competitività stavano salendo e che alla fine avrebbe piazzato il colpo giusto.A metà stagione '68, oltre 150 dilettanti si misurarono nel campionato emiliano romagnolo su percorso estremamente impegnativo con l'ultima parte da giocarsi sul terreno montagnoso tra Modigliana e Tredozio con la doppia scalata della Collina. A metà gara, si delineò una fuga tra i cui animatori figurava anche il forte corridore del Pedale, Francesco Menghi. A quel punto, Primavera, con un'azione solitaria tutta da vedere si portò sugli attaccanti imprimendo una forte andatura e la fila della decina dei fuggiaschi, a mano a mano si accorciò finché ne rimase solo uno: Primavera. Al passaggio da Modigliana vantava una trentina di secondi che portò ad oltre due minuti al primo valico della Collina continuando a guadagnare. Considerato la notevole distanza tra il fuggitivo e gli inseguitori, il presidente Strocchi, che ospitava alcuni di noi sulla sua auto, si era correttamente posto nella parte arretrata della fila alle spalle di Primavera che lo potevamo scorgere per qualche istante solo nei tratti di strada con semicurve. Ad un certo punto l'Ufficiale di gara, Luigi Guerrini di Bagnacavallo, si sfilò lasciandosi affiancare da Strocchi e, rompendo la rigidità che gli imponeva il suo ruolo, ci disse: "Via, la corsa è decisa, andateci a ruota e urlate quanto vi pare, avete vinto". Occupammo il primo posto macchina, a pochi metri da Pierino che pedalava come un demonio e noi, ad urlare come matti lungo l'ultima scalata della Collina e fino al trionfo di Modigliana con 4'30" di vantaggio. Una gran giornata che non si dimentica. Da quel giorno, Pierino campione emiliano, diventò "Piraza" continuando a vincere: tappa del Giro di Salerno, 2° nella classifica finale e altre prove importanti in cui si mise in luce anche per gli occhi di Adorni che nel 1969 gli cucì i gradi di professionista nella Scic e lo inserì nella squadra del Giro d'Italia vinto da Gimondi con Adorni al 12° posto a 29'36". Nel '70 ancora con la Scic (2° in una tappa del Giro di Svizzera) e nel '71 con la Zonca come "Zeta" l'ultima lettera dell'alfabeto e anche della bella carriera di Pierino.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy