Storia di Edmond Jacquelin

Pistard francese, amicone di Bourillon col quale divise onori e premi; fu il protagonista del clamoroso fattaccio del Grand Prix Cycliste de la Ville de Paris 1900, in cui un giudice disonesto tolse la vittoria all'italiano Momo per aggiudicarla a lui, che accettò in mala fede il regalo, salvo ammettere nel corso della lunga polemica che ne seguì la vittoria dell'italiano.
Fu campione mondiale velocità professionisti nel 1900, campione francese nel 1897, 1900 e 1902, 1° con Morin nel Gran Premio della Finanza 1896, 1° nel Gran Premio di Berlino 1899. Conquistò nel 1896 il primato mondiale sui 500 metri lanciati in 30" 3/5 e fu 1° nel Gran Premio di Pasqua 1898 e 1902.
In una competizione internazionale a Parigi, nel 1903, Jacquelin si fece aspettare alla partenza e subì un'ammenda di 20 franchi; protestando, scese di bicicletta e se ne stava andando quando l'ammenda fu portata a 75 franchi e rincarata poi dalla Commissione Sportiva a 250 franchi. Jacquelin corse a protestare battendo i pugni sul tavolo e la Federazione lo squalificò. Successivamente venne amnistiato soprattutto per la necessità di avere un campione valido da opporre al fortissimo nero M. Taylor.
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