Storia di Primo Nardello

Primo Nardello iniziò a correre nel 1954 come Allievo e con una bicicletta presa a prestito. Sorprendentemente vinse una gara di ciclocross a Cuaso al Piano (VA). Nel 1955, sempre in questa specialità, fu una rivelazione tanto che riuscì a vincere ancora a Cuaso al Piano e si aggiudicò il titolo provinciale.
L'anno successivo passò all'U.V.I. come Allievo e gareggiò per i colori della S.C. Crennese. Il balzo tra i Dilettanti avvenne nel 1956; vinse la Targa d'Oro di Parabiago.
Nel biennio 1957/58 furono 9 successi poi alla fine del 1958 partì per il servizio militare. Si ripresentò sulle scene ciclistiche a maggio del 1960 e a giugno colse il suo primo successo, battendo l'allora idolo locale Giuseppe Fezzardi. In quell'anno riportò altre 4 vittorie. Altre 6 vittorie seguiro nel 1961 e poi nel 1962 cambiò squadra, passando alla Ignis di Comerio, con Colombo Ambrogio, Antonio Toniolo, Renato Pelizzoni e Remo Stefanoni. Quell'anno in Nardello avvenne una sensazionale metamorfosi. Vinse dieci gare tra cui il Giro d'Abruzzo e tre tappe del Giro della Jugoslavia, dove si classificò 2° in classifica generale.
Ben 14 successi nel 1963, anno che iniziò vincendo la classica d'apertura: la San Geo. Sull'onda di questi successi, prese parte come capitano alla Praga-Varsavia-Praga, ma finì all'ospedale dopo essere stato 5° in classifica a 55" dal primo. Arrivò secondo al Campionato Italiano e prese parte, senza fortuna, al Tour de l'Avenir e al termine della stagione, si aprirono le porte al professionismo.
Passò con la Ignis nell'ottobre 1963 e nel 1964, confermato dalla Ignis, colse due brillantissimi successi: il primo nella Barcellona-Andorra battendo Julio Jimenez dopo 17 km di salita, e ottenne la seconda vittoria alla prima tappa del Giro di Catalogna. In Italia ottenne solo buoni piazzamenti concludendo 53° il suo primo (ed unico) Giro d'Italia disputato.
Se da scalatore Nardello era temibile, in volata sapeva dire la sua tanto che ottenne la sua più bella vittoria nel 1965, sempre in Spagna, al Giro dell'Andalusia dove, all'ultima tappa, battè Andre Darrigade in volata. Al termine della stagione abbandonò l'attività agonistica.
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