Giovanni Pinarello: la mitica maglia nera

Giovanni Pinarello, detto Nani, è stato la storica maglia nera del ciclismo. Per volontà era un campione, ma non per il suo fisico. Gli mancava qualcosa e siccome non poteva correre come Coppi e Bartali pensò che quella maglia nera sarebbe stata più importante che arrivare quinto o settimo al Giro d'Italia. Era il Giro del 1951, quello in cui Coppi lasciò per protestare contro la "società della spinta" e l'eccessiva tolleranza dei giudici. Giovanni non faceva il furbo, non si attaccava alle auto, se qualcuno gli dava una spinta, gli diceva "grazie". Coppi invece non potevano spingerlo, andava troppo forte. Si racconta che per quella maglia nera "Nani" studiò veri e propri agguati, nascondendosi per far passare tutti gli altri e spuntare fuori per arrivare entro il tempo massimo. A due giorni dal traguardo finale pagò due ragazzi per stargli vicino, perchè un guasto meccanico o un imprevisto non rovinassero tutto. E quando arrivò al Vigorelli a Milano fece un giro d'onore da solo e un giro davanti a Fiorenzo Magni.
Per Nani questa maglia nera è stata la popolarità, gli ha portato l'affetto della gente, tanta simpatia. E' diventato un personaggio senza essere un campione.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy