Storia di Angelo Coletto

Nato in provincia di Treviso, a Negrisia di Ponte di Piave nel 1935, Angelo Coletto è stato professionista dalla fine del 1954 al 1961. Corridore completo ha difeso i colori della Nivea Fuchs ('54 e '55), Lygie ('56 e '57), Atala ('58), Tricofilina Coppi ('59), Carpano ('60), S.Pellegrino e Europhon ('61). Vinse il Trofeo Fenaroli del '56 e due piazze d'onore al Trofeo Uvi e Gp Savona dello stesso anno e fu secondo anche al Gp Cerro Maggiore del '60. Alla Milano-Vignola del '60 si piazzò terzo. Partecipò ai Giri d'Italia del '55 e '56 ed alla Parigi-Roubaix del '55 chiusa al 23° posto. Nel tricolore del '55 si piazzò ottavo. Nelle categorie giovanili gareggiò per la Stella Veneta e l'Uc Trevigiani. Ottenne 110 vittorie, tra cui la Coppa Adriana Allievi del 1953 con Zara, Rui e Crema. Tra i dilettanti s'impose nel Piccolo Giro di Lombardia del '54 che lo lanciò definitivamente. E' stato un grande, un esempio di vita e di sport per molte generazioni. La sua passione per il ciclismo, anche dopo aver appeso la bici al chiodo, lo ha portato per alcuni anni ai vertici della Trevigiani ed a fare parte della Finanziaria dei Mondiali 1985 del Montello, ma anche a seguire i giovani perché, raccontava agli amici "il nostro compito è quello di mettere a disposizione dei ragazzi, ma anche dei direttori sportivi, l'esperienza da noi maturata". Per questo ideò, ed in prima persona portò avanti, un Criterium per la categoria Allievi. Da oltre 20 anni era presidente dell'Associazione Glorie del Ciclismo Triveneto di cui fu socio fondatore nel 1974, dopo aver ricevuto il testimone da Giovanni Pinarello. Nel novembre 2005 aveva ricevuto il premio Rotonda di Badoere per la sezione "una vita per il ciclismo" e ad ottobre 2006 l'aspettava "La Borraccia d'Oro" dedicata agli ex corridori della Provincia di Treviso.
Da tempo sofferente e debilitato, un male incurabile lo ha stroncato il 19 marzo 2006 in una casa di cura di Treviso.
Articolo inviato da: Paolo Mannini (Firenze)
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