Lorenzo Ranieri, una leggenda ad 85 anni

Dopo aver cessato l'attività agonistica Lorenzo rimonta in sella, quella della vita. Trova un lavoro sicuro per sbarcare il lunario ma è ambizioso, non lo fa solo per "tirare a campare". Con il tempo crea un'azienda: la Ranieri Pugliasfalti. Ma la passione per il ciclismo non si è affievolita nel tempo e a più di 60 anni mette su una squadra tutta sua mentre altri della sua età alle salutari passeggiate in bicicletta preferiscono restare a casa in pantofole.
Nonostante siano passati molti anni dai tempi più fulgidi della sua carriera, la grinta e la voglia di imporsi sono rimaste inalterate, tanto da ingaggiare spesso duelli con ciclisti molto più giovani di lui con i quali si trova a disputare agguerrite volate sulle strade della periferia di Bari, dimostrando che con l'entusiasmo e la passione si possono ottenere notevoli soddisfazioni anche a 60 anni.
Il ritorno di Ranieri quale cicloamatore coincide con una iniziativa presa con il nipote Michele, anch'egli veterano della bicicletta, di costituire una società di cicloamatori, il Gs Pugliasfalti. Con loro Lorenzo comincia a girare l'Italia, mietendo vittorie nei campionati di categoria e non mancano anche gli sconfinamenti all'estero. Ad agosto 2004, ormai 85enne, Lorenzo e la sua squadra sono di scena, come consuetudine da 20 anni, sui percorsi austriaci di St. Johann in Tirol, nella categoria master, in occasione della 36° edizione della Raiffeisen-Rad-Weltpokals. Lorenzo, praticamente il ciclista più anziano di tutti i tempi che abbia mai preso parte ad una competizione ciclistica, è veramente entrato nella leggenda. In questa manifestazione è già arrivato una volta quarto, una volta quinto, una volta sesto ed un'altra volta ottavo e nel 2004 ha fatto letteralmente scintille, ma dopo 40 chilometri non è riuscito a fare lo sprint per la volata e si è dovuto "accontentare" del dodicesimo posto nella classifica finale.
Lorenzo Ranieri da Bari a 85 anni è diventato, nel contesto della gara ciclistica di St Johann, una vera e propria leggenda quasi quanto Fausto Coppi e Gino Bartali con i quali si allenava e correva da giovane e nel ricordare quei periodi a Lorenzo, detto "l'anziano combattente", brillano gli occhi.
Articolo inviato da: Paolo Mannini (Firenze)
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