La corsa si sviluppa inizialmente su un circuito di 6,7 chilometri che i corridori devono affrontare per sette volte e proprio durante le prime fasi di gara (km 24) nasce una fuga che vede come protagonisti 17 corridori: Fabio Baldato, Paolo Bossoni e Marco Velo (Fassa Bortolo), Marco Marzano (Lampre - Caffita), Angelo Furlan e Alessandro Cortinovis (Domina Vacanze), Ivan Ravaioli (Saunier Duval - Prodir), Emanuele Sella, Moises Aldape Chavez e Paride Grillo (Ceramica Panaria - Navigare), Ryan Cox (Barloworld - Valsir), Bo Hamburger (Acqua & Sapone - Adria Mobil), Fabio Borghesi (Team Miche), Cristiano Frattini (Tenax - Nobili Rubinetterie), Filippo Simeoni (Naturino - Sapore di Mare), Paul Crake (Corratec) e Volodimir Duma (Universal Caffè - Styloffice). Il vantaggio massimo toccato dai battistrada sul gruppo è di 1'40". Dal drappello di testa, nelle fasi centrali di corsa, allungano Sella e Marzano con quest'ultimo che si aggiudica la speciale classifica del Gran Premio della Montagna per quanto riguarda i passaggi a Borsea.
Raggiunti i due battistrada dagli immediati inseguitori, inizia il recupero da parte del gruppo che torna compatto al km 162 (24 km alla conclusione). L'azione dei fuggitivi è durata pertanto 138 chilometri.
Nel finale, nonostante i numerosi attacchi, il gruppo rimane compatto. Gli ultimi tentativi vedono come protagonisti dapprima Andrea Tonti e, successivamente, Matteo Tosatto che allunga all'inizio dell'ultimo dei quattro giri del circuito conclusivo (di 4 km) nel cuore di Reggio Emilia.
Raggiunto Tosatto a circa 3 km all'arrivo, il gruppo si presenta forte di una cinquantina di unità sul rettilineo d'arrivo di Via Allegri con Murilo Fischer che vince a braccia alzate davanti a Paride Grillo e Massimiliano Mori. Per il brasiliano, premiato dal professor Romano Prodi, si tratta della sesta vittoria stagionale, a meno di una settimana dal Campionato del Mondo che lo ha visto protagonista con il quinto posto nella prova su strada.