Tipico esempio di corridore fiammingo, si era già distinto tra i dilettanti aggiudicandosi il Giro del Belgio e quello del Limburgo del 1909 e la Bruxelles-Liegi del '10. Routier-sprinter di classe sicura, nel '13 vinse la prima edizione del Giro delle Fiandre. L'anno successivo si impose nella Bordeaux-Parigi, ma già nell'anno del debutto al professionismo si era segnalato concludendo 13°, primo degli "isolati", il Tour de France.
Poi venne la guerra, durante la quale si distinse come ardimentoso combattente. Alla ripresa dell'attività agonistica seppe imporsi nella Parigi-Roubaix del '20 e poi nella Parigi-Tours del '23.