Storia di Luigi Ganna

Ottimo passista, a suo agio in salita, difettava in velocità e proprio la mancanza di un valido sprint, accompagnata da una tattica spesso rudimentale, gli ha impedito di cogliere vittorie ancora più numerose. Dal carattere introverso e di poche parole, dal fisico possente ed atletico, arrivato all'attività agonistica dopo aver esercitato la professione di muratore, ha avuto una maturazione lenta ma costante che lo ha portato ad affermarsi definitivamente nel 1908 quando, pur vincendo solo una corsa, ha ottenuto brillanti piazzamenti come il secondo posto alla Milano-Sanremo e al Giro di Lombardia e si piazza splendido quinto al Tour de France. Inoltre stabilisce il record Italiano dell'ora. La stagione successiva rafforza il rango di campione; coglie la vittoria a Sanremo e lega il suo nome al trionfo nella prima storica edizione del Giro d'Italia, vinto dopo un serrato duello con l'amico-rivale Galetti. Dopo questa splendida annata, è andato però lentamente in calando, cogliendo il suo ultimo grande trionfo nella Gran Fondo 1912: a questo punto, a 30 anni e già guadagnata una somma enorme per quei tempi, stanco di soffrire in corsa (celebre una sua intervista nella quale dichiarava che alla fine delle gare la sua sensazione principale era un "terribile mal di ... soprassella"), ha cominciato a produrre biciclette con il suo nome, sfruttando la sua grande popolarità. Di animo buono e generoso, leale ed onesto in corsa come nella vita, divenne un vero e proprio "signore" fornendo i suoi mezzi a molti grandi campioni tra i quali Bottecchia e Fiorenzo Magni.
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