12 aprile 2000 - La Fléche Wallonne

Temperatura rigida ma sole alto in cielo. Si parte da Charleroi alle 11,00 e dopo soli 12 km escono dal gruppo Boardman e Rumsas, ottimi passisti che guadagnano subito minuti. Al primo passaggio sul Muro di Huy (km 72) hanno già 10' di vantaggio, al secondo passaggio (km108) ne hanno 12.
Sulla côte de France (quinta salita di giornata) si scatena la Rabobank ed il vantaggio del duo al comando scende a 8'33". Al km 140 (côte de Pailhe) la Rabobank concretizza il lavoro con lo scatto di Den Bakker, seguito da White. Scollinano con 20" sul gruppo e circa 7' di ritardo dai fuggitivi. Den Bakker e White guadagnano su tutti portando il vantaggio sul gruppo a 1'20": Boardman e Rumsas ora hanno solo 5'25" di margine.
Sulla Côte de Bellaire, al km 162 (36 all'arrivo), la corsa entra nel vivo: 3'56" dividono le due coppie di fuggitivi mentre in gruppo guidano Liquigas e Telekom. Provano a uscire (senza alcun esito) Bettini, Rebellin, Elli e Sergeij Ivanov. 8 km dopo inizia la côte de Bohissau, con il vantaggio dei due battistrada che è sceso a 3'23". La salita è breve ma la Telekom l'affronta a tutta: Den Bakker e White sono riassorbiti. Scatta secco il belga Verbrugghe! Nessuno riesce a rispondergli e il fiammingo scollina con 2'22" dai fuggitivi. Il vantaggio di Verbrugghe sul gruppo dei migliori è di 10". Nella discesa dalla Bohissau Merckx si riporta su Verbrugghe e i due si involano decisi. Nel tratto pianeggiante che precede l'ultima côte (Ahin) i due belgi si portano a soli 43" dagli stremati Boardman e Rumsas ed hanno 27" di vantaggio sul gruppo.
Sulla Côte d'Ahin la corsa esplode! Rumsas stacca Boardman che viene passato a velocità doppia anche da Merckx e Verbrugghe. Dal gruppo tenta l'attacco Vinokourov, subito ripreso! Scatta Etxebarria ma Rebellin e Boogerd lo marcano strettissimo. Parte un altro uomo: è Casagrande! L'attacco è deciso e l'italiano stacca tutti! In pochi secondi piomba sui due belgi proprio mentre questi agganciano Rumsas: quattro uomini al comando. Ma Rumsas non ce la fa: cede e si stacca. Restano in tre e scollinano con circa 20". Nella discesa dall'Ahin tenta ancora Ivanov che si riporta a 16"... ma da solo non può farcela e viene riassorbito.
Km 197: il terribile e bellissimo Muro si erge di fronte ai fuggitivi. 30" sul gruppo! Casagrande ha tirato da solo per circa 10 km e potrebbe risentire dello sforzo. I primi 500 metri sono morbidi, Casagrande scandisce il passo. Ultimi 800 metri: Huy. La pendenza supera il 15%. Casagrande forza, ma i belgi resistono alla sua ruota. Merckx inizia a scomporsi. Sono nel tratto più duro: 23% di pendenza! Casagrande è sui pedali, tira fuori l'anima e tenta la progressione! Verbrugghe è una sfinge, incollato alla ruota dell'italiano. Merckx barcolla, sul suo volto una smorfia... ma non si arrende, dà tutto per resistere! Si ha l'illusione ottica di scollinare quando la strada cessa di impennarsi, ma la salita c'è ancora e la pendenza supera il 15%. Non è ancora finita, tutto può ancora accadere... e il gruppo si avvicina! Merckx scivola indietro, come al rallentatore. È sempre in piedi sui pedali ma non va su... A 200 metri dall'arrivo Casagrande scatta ancora... è lo scatto della gara intera, l'ultima chance. Francesco parte e questa volta Verbrugghe può solo guardarlo andar via insieme ai suoi sogni. Casagrande taglia il traguardo con le braccia alzate ed un sorriso di immensa soddisfazione sul volto. Verbrugghe arriva stremato a 6" mentre a soli 8" Jalabert conquista il podio su Rebellin. Merckx, ancora scattando, salva un 10° posto amaro e commovente.
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