8 ottobre 1994 - Giro di Lombardia

Subito dopo la partenza fuga di una ventina di uomini (tra i quali Elli, Bauer, Ugrumov e Van Hooydonck) che si frazionano sul valico di Esino Lario dove in vetta transitano al comando Bauer, Ugrumov, Elli, Cornillet e Serpellini con 1'07" di vantaggio sul gruppo dei migliori. Situazione immutata fino al Colle Balisio nella cui discesa attacca Chiappucci trascinandosi dietro Armstrong e Gianetti ma il gruppo, ridotto ad una sessantina di unità, si mantiene vicino e poco dopo Pusiano si verifica il ricongiungimento generale. Sulla Valbrona allunga Holm e il suo tentavio viene annullato ai piedi del Ghisallo dove però nessuno scatta con decisione; l'andatura si mantiene vivace e al comando rimangono 24 corridori tra i quali Richard, Casagrande, Chiappucci, Furlan, Fondriest e Rominger. L'unico a muoversi è Pellicioli che transita per primo in vetta ma in discesa viene presto riassorbito. Sul Colle Brianza allungano Den Bakker, Riis, Cassani e Bolts ai quali si aggiunge Bobrik; Rominger e Furlan cedono nettamente ed a Perego (27 km all'arrivo) al comando si ritrovano in 14: Riis, Chiappucci, Breukink, Richard, Cassani, Gianetti, Bolts, Belli, Jaskula, Konyshev, Casagrande, Den Bakker, Fondriest e Bobrik. Sul Lissolo si scatena la bagarre; Jaskula scatta a ripetizione, con lui rimane solo Richard e i due transitano in vetta con 23" di margine sui primi inseguitori (Chiappucci, Breukink, Casagrande, Bobrik, Belli, Fondriest, Cassani, Konyshev e Gianetti). Jaskula e Richard proseguono di buon accordo e il vantaggio si stabilizza sui 30" ma il polacco entra in crisi e sulla salitella di Monticello Richard rimane da solo al comando. Dietro i più attivi sono Chiappucci e Belli ma il vantaggio del battistrada a 15 km dall'arrivo è salito a 38". Richard affronta l'ultima asperità della corsa, la novità di Costa Lambro, ed a 10 km dalla conclusione il suo margine è di 45", ma la sua azione si appesantisce e complice anche un fastidioso vento contrario comincia a perdere terreno. Ai 5 km gli rimangono comunque ancora 35" ma improvvisamente dietro scatta Bobrik subito tallonato da Chiappucci. Ai 3 km il vantaggio di Richard è ancora di 22" ma i due inseguitori guadagnano vistosamente e il battistrada si volta, si rende conto della situazione e cerca di resistere, all'ultimo km vanta ancora 150 metri di margine ma il rettilineo d'arrivo per lui è interminabile. Chiappucci e Bobrik ai 400 metri si portano sulla sua scia e lo raggiungono ad appena 200 metri dall'arrivo. Con la forza della disperazione Richard prova a lanciare lo sprint, Chiappucci cerca di reagire e lo affianca ma i due vengono agevolmente superati da Bobrik con uno scatto fulmineo che gli consente di guadagnare subito cinque metri e di tagliare il traguardo a braccia alzate. Un successo abbastanza a sorpresa per un atleta che aveva finora lasciato intravedere buone qualità soltanto a sprazzi mentre per Richard una brutale beffa che si manifesta col pianto dopo l'arrivo.
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