9 ottobre 1993 - Giro di Lombardia

Sole splendente alla partenza e subito in fuga Seigneur e Van Hooydonck i quali in breve raggiungono il vantaggio massimo di 5'. Tuttavia il gruppo reagisce sul lungolago ma i due fuggitivi sono ancora al comando ai piedi del Valico di Esino Lario. Sulla salita si scatena la bagarre e parte deciso all'attacco Richard che supera i due battistrada e rimane da solo in testa alla corsa. Alle sue spalle il gruppo si sgretola in più tronconi. In vetta Richard ha 40" su Pellicioli, 52" su Magnien, 1'18" su una quindicina di corridori tra cui Chiappucci, Fondriest e Furlan. In discesa il gruppo si ricompone e si spezza più volte, i distacchi sono minimi e la lotta si riaccende sul Ghisallo dove attacca Chiappucci. Con lui rimangono Richard, Furlan, Gotti, Podenzana e Tonetti mentre si segnalano i ritiri di Bugno e Sorensen e i cedimenti di Alcala e Kelly. A poco più di un km dalla vetta del Ghisallo attacca Furlan cui risponde prontamente soltanto il compagno Richard. I due dell'Ariostea rilanciano l'azione ed in cima alla salita (65 km alla conclusione) hanno 12" su Chiappucci e Gotti; 30" su Podenzana e Tonetti; 46" su Ugrumov, 1'23" sul gruppetto di Fondriest. In discesa Chiappucci trascina Gotti sui due battistrada, sul Colle Brianza gli inseguitori si avvicinano e si scatena Sciandri il quale, prima in compagnia di Fondriest e poi da solo, insegue tenacemente finchè a Perego si riporta in testa alla corsa. Cinque uomini quindi affrontano al comando il Lissolo dove la presenza di Sciandri (temibilissimo allo sprint) incute timore ai suoi compagni di fuga che forzano l'andatura. Gotti è il primo a cedere, poi all'improvviso il duo dell'Ariostea attacca e gli altri perdono terreno: in vetta Richard e Furlan transitano con 15" di margine su Chiappucci e Sciandri; Gotti si trova a 40" e sta per essere raggiunto dal gruppo di Fondriest. Il finale è emozionate, con le due coppie (Richard-Furlan e Chiappucci-Sciandri) in lotta con il vantaggio dei battistrada che in un primo momento diminuisce leggermente ma il duo dell'Ariostea non molla e sui larghi viali che portano a Monza il ritardo dei due più immediati inseguitori si attesta sui 20". La corsa è decisa: Furlan e Richard si giocano la vittoria in volata e dopo qualche pericoloso momento d'incertezza (con rallentamenti e zigzagamenti vari) ai 600 metri Richard frena e costringe Furlan a passare in testa; l'italiano mantiene la prima posizione ed ai 150 metri lancia lo sprint. Richard, lo affianca, lo supera e taglia per primo il traguardo a braccia alzate con mezza bicicletta di vantaggio. Un grande trionfo per l'Ariostea che con questa corsa chiude l'attività agonistica.
©2002-2023 Museo del Ciclismo Associazione Culturale ONLUS - C.F.94259220484 - info@museociclismo.it - Tutti i diritti riservati

I dati inseriti in archivio sono il risultato di una ricerca bibliografica e storiografica di Paolo Mannini (curatore dell'Archivio). Le fonti utilizzate sono svariate (giornali, libri, enciclopedie, siti internet, archivi digitali e frequentazioni sui vari Forum inerenti il ciclismo). Chiunque desideri contribuire alla raccolta dei dati, aggiunta di materiale da pubblicare o alla correzione di errori può farlo mettendosi in contatto con Paolo Mannini o con la Redazione.

Preferenze Cookies - Privacy Policy