13 maggio 1906 - Giro del Piemonte

Partenza da Alessandria alle 5.08; gruppo compatto fino a Casale dove Gerbi supera Cuniolo di una ruota nello sprint per il traguardo a premi ma la corsa torna subito tranquilla. L'unico fatto di rilievo è l'incidente a Rossignoli che a Stroppiana urta un paracarro, cade e perde terreno. A Vercelli è Cuniolo ad aggiudicarsi il traguardo volante davanti a Taylor mentre a Novara è Jacorossi a precedere tutti. Il gruppo di testa si mantiene ancora folto ma quando, poco prima di Gattinara, Cuniolo rimane vittima di forti dolori intestinali ed è costretto al ritiro, si scatena la bagarre. Al comando, dopo una serie di allunghi, rimangono in nove: Gerbi, Galetti, Danesi, Ganna, Mirancelli, Gaioni, Brambilla, Jacorossi e Pavesi. I battistrada iniziano ancora insieme la salita di Cossato, maggiore asperitè della giornata; Gerbi inzia il suo forcing, balza in testa al plotone, accellara in progressione e a poche centinaia di metri dalla vetta attacca deciso. Nessuno riesce a seguire il Diavolo Rosso che transita in vetta con una manciata di secondi sui più immediati inseguitori (Ganna, Danesi e Galetti) prima di tuttarsi velocissimo ed impavido nella discesa verso Biella dove vanta già 2' di margine. A Ivrea il suo vantaggio sfiora il quarto d'ora e la corsa non ha più storia. Il Diavolo Rosso è solo al comando e nessuno riesce a limitare i danni, anzi il ritardo degli inseguitori aumenta costantemente sino a stabilizzarsi sui 40'. Gli ultimi 100 km sono una passerella trionfale di Gerbi che va a cogliere un'altra grande vittoria salutato da calorose ovazioni dei suoi conterranei.
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