Giornata storica anche quella dell' 11 giugno: per la prima volta nel dopoguerra si disputa infatti una tappa contro il tempo al Giro d'Italia. Da Pinerolo a Torino per complessivi 65 chilometri. La gara rosa ha poco da consegnare alla sua storia, dopo la strabiliante impresa concessa ieri da Fausto Coppi; tuttavia gli osservatori attendono con curiosità l'esito finale di questa cronometro, ponendosi un interrogativo legittimo: riuscirà il Fausto, dopo l'immane fatica solitaria della Cuneo Pinerolo, a riproporsi protagonista e vincente pure oggi? Ancora una volta il tempo, quello atmosferico, è capriccioso, alterna attimi di sole ad improvvisi rovesci, specialmente nella parte centrale delle partenze, dalle 13 e 30 alle 15 e 30. Gli avvii hanno inizio alle 12 in punto con la maglia nera di Carollo sui blocchi di partenza, e si concludono alle 16 e 16 con il via della maglia rosa; intervallate di quattro minuti. In molti tifano per un'altra impresa di Coppi ed invece le attese questa volta sono tradite, largo agli uomini di seconda fascia, fra i quali emerge il forte veneto Bevilacqua, che domina la prova rifilando 1' e 32" a Corrieri (altra sorpresa), 1' e 33" a De Santi, 2' e 08" a Coppi e 2' e 21" ad Astrua. Cottur è sesto ed il suo piazzamento, considerando anche il ritardo accumulato da Leoni (61° a 14' 00") gli consente di balzare in terza posizione. Come già s'intuisce dallo scarno dettaglio suindicato di tutto rilievo anche la prova del promettente Astrua che, oltre a confermarsi con merito maglia bianca, in classifica generale ribadisce il suo quinto posto.